Studenti per terra e sulle scale: in Statale è emergenza aule

Sovraffollamento, a Economia niente lezioni. Ma il rettore: «Presto nuovi spazi»
In contrada Santa Chiara un’aula straripante di studenti - Foto © www.giornaledibrescia.it
In contrada Santa Chiara un’aula straripante di studenti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Studenti seduti per terra o sulle scale, studenti in piedi, e persino studenti nei corridoi fuori dalle aule. Senza possibilità di prendere appunti né di seguire con profitto le lezioni e con un rischio non indifferente in termini di sicurezza. A causa del sovraffollamento il semestre inizia male al Dipartimento di Economia della Statale, dove i professori nel corso di questa settimana sono stati costretti a sospendere ben tre lezioni: Diritto commerciale e Diritto privato in contrada Santa Chiara e Idoneità informatica al Brixia. Altre lezioni hanno invece ottenuto un cambio di aula all’ultimo minuto, ma non senza disagi.

«La questione è stata sollevata più volte anche durante la discussione del piano strategico - spiega Carlo Andreoli di Azione universitaria -. Abbiamo provveduto a inviare la comunicazione agli organi dipartimentali di Economia e del Senato accademico: siamo sicuri che vi sarà un sano confronto». La soluzione al problema, suggerisce Andreoli, potrebbe consistere nell’identificare il numero esatto di studenti che il Dipartimento può accogliere: «Una volta capito ciò si potrà attuare una selezione all’ingresso, necessaria per il mantenimento della qualità della didattica e dei servizi. Se si continua di questo passo ciò non potrà essere garantito».

Sulla questione Azione universitaria ha distribuito anche un volantino, mentre il gruppo Studenti Per ha inviato una lettera direttamente al rettore Maurizio Tira già dopo il primo episodio: «Il 10 febbraio, circa venti minuti dopo l’inizio della lezione di Diritto commerciale I, presso l’Aula C3, la stessa è stata sospesa a causa del sovraffollamento dell’aula e degli spazi a essa pertinenti. Gli studenti, oltre ad aver occupato tutti i posti a sedere, erano in piedi in fondo all’aula, seduti sulle scale e in piedi, fuori dalla stessa con le porte aperte, per poter comunque seguire la lezione. La sospensione era un atto dovuto, visti i concreti rischi per la sicurezza, tuttavia questo avvenimento rappresenta un ulteriore segnale dell’insufficiente disponibilità di spazi, da noi più volte sottolineata. Accade sovente che le prime lezioni di molti insegnamenti, come Statistica, Economia politica I, Economia politica II, siano sovraffollate rispetto all’effettiva capacità delle aule. Questo tende a "risolversi" poiché molti studenti, esasperati dalla difficoltà o dall’impossibilità di seguire la lezione in maniera produttiva, decidono di non frequentare. Tuttavia ciò rappresenta una criticità non trascurabile per quanto riguarda la qualità della didattica».

Il problema, acuito dal fatto che quest’anno l’ateneo vanta mille iscritti in più, è ben presente in rettorato: «Ci stiamo muovendo per trovare nuovi spazi - rimarca Maurizio Tira -: in centro ne stiamo valutando tre e dal prossimo anno accademico avremo più aule, mentre a nord della città stiamo già usando l’aula Cedisu e utilizzeremo pure quella del Collegio Lucchini. Inoltre pensiamo a una migliore gestione del nostro palazzo in corso Mameli e ad allungare l’orario su cui spalmare le lezioni: da 8.30-18.30 a 8-19». Le soluzioni all’orizzonte, dunque, ci sono, anche se, puntualizza con rammarico il magnifico, «da una dozzina d’anni non ci sono più finanziamenti straordinari dallo Stato e dalla Regione per l’edilizia universitaria».

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