Stranieri, a Brescia l'incidenza più alta

Tra i grandi comuni l'incidenza più elevata su registra a Brescia con 166 stranieri ogni mille abitanti
Stranieri, Brescia prima in Italia
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La variabile sesso non sembra incidere significativamente sulla distribuzione territoriale dei cittadini stranieri, tanto che la componente femminile si distribuisce alla stregua di quella maschile: nel Nord Italia risiede circa il 60% di donne straniere, nelle regioni centrali poco più del 24%.

Quasi un quarto degli stranieri vive in Lombardia, circa il 23% in Veneto e in Emilia-Romagna e il 9% in Piemonte. Il Lazio e la Toscana totalizzano il 18%, la Campania il 3,7%. In tutte le regioni prevale la componente femminile, sebbene in Lombardia e in Veneto le percentuali di donne siano più contenute che altrove.

L’Emilia-Romagna registra l’incidenza più elevata, con 104 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita dall’Umbria (99,2%), dalla Lombardia (97,6%) e dal Veneto (94,2?), mentre nel Sud e nelle Isole i valori dell’indicatore si riducono in misura consistente.

Tra i grandi comuni, l’incidenza più elevata si registra a Brescia, con 166,1 stranieri ogni 1.000 censiti. Il 46% degli stranieri residenti ha un’età compresa tra 25 e 44 anni, uno su quattro ha tra i 30 e i 39 anni. L’età media è di 31,1 anni e la componente maschile risulta più giovane (29,7 anni) di quella femminile (32,3 anni). I comuni con l’incidenza più elevata di stranieri sul totale della popolazione censita sono Rocca dè Giorgi (Pv) con 36,7 stranieri per 100 censiti, San Pio delle Camere (Aq) con il 27,6% e Airole (Im) con il 26,5% di stranieri.

 

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