Strage di Nassiriya, anche Brescia ricorda le vittime
Il 12 novembre del 2003 in Iraq si consumava quello che fu definito da molti l’11 settembre italiano. Diciannove anni fa in Iraq, a Nassiriya, un’autocisterna si faceva esplodere davanti alla base Maestrale, uno dei quartier generali del contingente italiano impegnato in una spedizione di pace per la missione «Antica Babilonia». Nell’attentato persero la vita 28 persone fra cui 12 dodici carabinieri e 5 militari dell'Esercito. Una ferita che è ancora aperta nei cuori dell’arma e dei famigliari di chi, su quella terra, ha lasciato la vita.
Brescia, come ogni anno, ricorda le vittime e il loro sacrificio: «Sono passati 19 anni da quell’attentato - ha detto la vicesindaca Laura Castelletti - nel quale persero la vita gli uomini delle nostre forze armate. Un ricordo che unisce la città e il paese. I nostri carabinieri erano a Nassiriya per riportare l’ordine pubblico, per aiutare i civili, per addestrare la polizia del luogo. Ho ancora negli occhi le migliaia di persone in processione all’altare della Pace a Roma per onorare le vittime. Noi abbiamo il dovere di ricordare il loro sacrificio perché non sia stato vano».
La commemorazione si è svolta al parco caduti di Nassiriya in via Trivellini in città alla presenza anche di alcune classi della scuola media Romanino: «Abbiamo spiegato ai ragazzi cosa è successo quel giorno, abbiamo raccontato loro il periodo che il mondo e l’Italia stava vivendo in quegli anni - ha raccontato Emmanuele Buso, docente di religione - . Sono piccoli, non hanno contezza di cosa è significato per noi quell’attentato e raccontarglielo è importante».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato