Strage Cottarelli, condanna definitiva per Grusovin

Prima condanna definitiva per la strage Cottarelli a quasi 9 anni dai tragici fatti di Urago Mella. A Grusovin 20 anni di reclusione
Condanna definitiva per Grusovin
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A quasi nove anni dai tragici fatti che il 27 agosto 2006 insanguinarono Urago Mella, è giunta la prima condanna definitiva a carico di uno degli uomini che per l'accusa quel giorno entrarono nella villetta della famiglia Cottarelli e uccisero padre, madre e figlio 17enne.

La Prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti giudicato inammissibile il ricorso presentato dall'avvocato Enrico Forghieri, difensore di Dino Grusovin, il triestino considerato il "contabile" dei cugini Salvatore e Vito Marino che quella mattina di nove anni fa secondo gli inquirenti lo vollero con sé nel blitz alla villetta dei Cottarelli. In quegli istanti cruciali in cui furono barbaramente trucidati il capofamiglia, Angelo Cottarelli, la moglie Marzenna Topor e il figlio adolescente Luca.

Così, i giudici della Suprema Corte hanno di fatto confermato - rendendola definitiva - la sentenza di condanna pronunciata il 18 ottobre 2013 dalla Corte d'assise d'Appello di Brescia a carico di quello che era soprannominato "l'architetto", allora contumace e poi arrestato in Svizzera, dove viveva sotto falso nome, il 13 dicembre successivo. 

Grusovin, che fu anche l'accusatore dei due Marino, dovrà ora scontare 20 anni di reclusione. E' stata invece annullata lo scorso ottobre sempre dalla Corte di Cassazione la condanna all'ergastolo a carico dei cugini Marino, per i quali ora dovrà pronunciarsi la Corte d'Appello di Milano.

 

 

 

 

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