Stop agli alcolici da asporto, l'ordinanza fa discutere

Scatta domani e resterà in vigore fino al 22 aprile l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto nel quartiere Carmine dopo le 18
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UN'ORDINANZA CHE FA DISCUTERE
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Scatta domani e resterà in vigore fino al 22 aprile l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto nel quartiere Carmine dopo le 18. 

Fino alle 6 del mattino, dunque, niente alcol per strada, in qualunque recipiente, e nemmeno bevande analcoliche in contenitori di vetro.

Cambia però l’orario di chiusura degli esercizi commerciali coinvolti dall’ordinanza: non più le 20, ma le 22. 

La misura riguarda gli esercizi di vendita al dettaglio e le attività artigianali con vendita al minuto del settore alimentare e dei distributori automatici, situati in Rua Sovera sul lato est (dal numero 2 al 40), Rua Sovera sul lato ovest (dal numero 1 al 75), via San Faustino sul lato est (dal numero 20 a contrada Pozzo dell'Olmo), via San Faustino sul lato ovest (dal numero 1 a vicolo delle Ventole), via Capriolo, fino all'intersezione con via Paitone, e via delle Battaglie, dall'intersezione con corso Mameli all'intersezione con via Capriolo. 

Quanto alle sanzioni previste dalla nuova ordinanza, si rischia di incorrere nell’articolo 650 del codice penale: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro».

Tra i gestori di locali e negozi c’è perplessità sull’iniziativa, in attesa di valutarne gli effetti. Intanto, per rispondere a quello che viene considerato «un provvedimento discriminatorio, degno della Lega di Rolfi», il Magazzino 47 organizza due manifestazioni: stasera, alle 20, prenderà corpo dalle scuole Calini una parade musicale che transiterà per le vie della movida; domani, giorno dell’entrata in vigore dell’ordinanza, l’appuntamento alle 18 al circolo Radio Onda d’Urto di via Battaglie. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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