Stooping Brescia, il recupero dei mobili abbandonati diventa glamour

Su Instagram è stata creata una pagina che ha portato in città una pratica di riuso e anti-spreco nata a New York
Un cavallo a dondolo recuperato da Stooping Brescia - Foto da Instagram
Un cavallo a dondolo recuperato da Stooping Brescia - Foto da Instagram
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Riciclare, risparmiare, arredare. Questo il principio dello stooping, pratica ecosostenibile che punta sul recupero per evitare lo spreco e che oggi è possibile sperimentare anche a Brescia. Andando per rifiuti (ma con glamour). La filosofia è semplice: recuperare ciò che viene abbandonato accanto ai cassonetti e lungo i marciapiedi (se in buono stato). Una bella sistemata e un'energica igienizzazione et voilà. Mobili gratis.

Verbo che deriva da «to stoop», lo stooping può essere tradotto alla lettera con «abbassarsi per raccogliere qualcosa». Ma nel dizionario urbano e nell'internet questo termine si riferisce ormai esclusivamente al recupero di mobili abbandonati e di oggetti lasciati per strada. @stoopingnyc può essere considerato l'account capostipite, da New York: da anni raccoglie le segnalazioni di migliaia di utenti, pubblicando immagini di mobili e oggetti lasciati per le strade della Grande Mela. Nell'ottica del riuso, i follower possono recarsi nel luogo segnalato per salvare l'oggetto in questione, spesso ancora del tutto utilizzabile.

Anche a Brescia

Qualche settimana fa su Instagram è comparso anche «Stooping Brescia». Responsabile dell'apertura è una coppia di amici bresciani appassionata di arredamento e riuso. Generazione millennial, sono anni che i due puntano sul second hand sia per quanto riguarda l'abbigliamento, sia per quanto riguarda il design, e seguendo la pagina dello stooping a New York hanno deciso di aprirne una per la città.

«L'abbiamo fatto qualche mese fa, ma non abbiamo avuto granché seguito. Le cose sono cambiate quando è comparso un articolo su Living del Corriere della Sera che parlava proprio dello "stooping" e di come si stesse diffondendo a Milano. La voce ha iniziato a circolare e da lì sono nate diverse pagine per fare stooping in varie città italiane. A quel punto, anche la nostra ha destato interesse».

I follower, per ora, non sono tantissimi (meno di un centinaio), ma la speranza è che continuino ad aumentare, alimentando così il circolo virtuoso del riuso. Più persone seguono la pagina, infatti, più segnalazioni arrivano, e più oggetti possono venire recuperati evitando il macero. «La motivazione principale che ci ha spinto ad aprire la pagine riguarda l'ambiente: il riciclo è fondamentale e dobbiamo farlo sempre di più. Noi da anni giriamo per mercatini di Brescia e provincia, di base abbiamo una passione per il vintage e l'usato, ma soprattutto ci teniamo all'ecologia».

Via lo stigma dal riuso

Secondo i creatori di Stooping Brescia l'idea è molto intelligente perché spinge a mettere a disposizione degli altri ciò che si scarta, prima di pensare alla discarica. «Accanto ai cassonetti si trova di tutto, dalle sedie alle piante d'appartamento -, svelano - e solitamente se qualcosa è in buono stato non dura più di cinque minuti. La gente ha sempre recuperato mobili e oggetti, ma in sordina. La diffusione del progetto aiuterebbe a rimuovere lo stigma attorno a questa pratica, che acquisterebbe più appeal».

L'altro giorno, per esempio, hanno ricevuto una segnalazione di un salotto completo in una via della città. «Era lì da più di ventiquattr'ore e non c'era alcun cartello per Aprica - che offre la possibilità del ritiro a domicilio (ndr) - quindi l'abbiamo pubblicato».

Come funziona la pagina

Due sedie recuperate da Stooping Brescia - Foto da Instagram
Due sedie recuperate da Stooping Brescia - Foto da Instagram

La pagina funziona infatti in questa maniera: gli utenti inviano agli amministratori delle foto degli oggetti abbandonati, con la posizione esatta, e Stooping Brescia le pubblica sulla propria bacheca. Chi legge può quindi valutare e decidere di recarsi a raccogliere l'oggetto o mobile in questione.

L'intento dei due amici non è guadagnarci. Anzi: «Coinvolgendo riciclo e arredamento, lo stooping rappresenta un'educazione al riuso». Certo, ci si fanno affari, ammettono i due: «Noi stessi abbiamo recuperato cose davvero carine». Ma il sottotesto riguarda proprio l'abitudine. «Ora lavoriamo con le segnalazioni di mobili abbandonati, ma la pagina può diventare un mezzo per offrire agli altri ciò che non usiamo e che è ancora in buono stato, mettendo in contatto chi dona con chi riceve. In generale, la gente può iniziare ad agire in quest'ottica anti-spreco. Non abbiamo idea dei numeri che potremo raggiungere - concludono -, ma la pagina di Milano conta già più di 30mila follower. Ha una mentalità diversa, è vero, ed è una città molto giovane con tanti studenti e studentesse, ma anche Brescia è una metropoli, anche se in miniatura, e lo stooping potrebbe tranquillamente trovare una sua normalizzazione diventando una pratica comune».

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