Spari e richiami illeciti dietro la casa delle suore

Sette cacciatori denunciati in poche ore. Intensa attività di controlli in ambito venatorio nella provincia
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Sette cacciatori denunciati in poche ore. Intensa attività di controlli in ambito venatorio nella provincia da parte dei carabinieri forestali del gruppo di Brescia, diretti dal colonnello Giuseppe Tedeschi. Nelle campagne di Mompiano i militari della stazione di Vobarno hanno sorpreso quattro cacciatori intenti a esercitare l’attività venatoria con mezzi non consentiti, con l’ausilio di un apparecchio acustico elettromagnetico e richiami vivi privi di anello identificativo appartenenti a specie protetta.

I primi a finire nei guai sono stati due uomini nella campagna nei pressi della casa della Suore Ancelle Carità di via Garzetta; altri due sono stati sorpresi, sempre con mezzi illegali per la caccia, nella Piana di Mompiano.

Dalla città alla Valle Sabbia, dove i forestali della stazione di Gavardo, nei Comuni di Vallio Terme e Serle, hanno identificato tre cacciatori che dal proprio capanno di caccia utilizzavano richiami vivi con anello di identificazione contraffatto. Per i tre, oltre alla pena pecuniaria prevista fino a 1.549 euro, c'è anche l'ipotesi prevista dall'articolo 468 del Codice Penale che prevede oltre a un'ulteriore multa anche la reclusione da uno a cinque anni.

Tutti gli esemplari vivi, più di una decina, sono stati consegnati a un centro di recupero animali selvatici. Le azioni si inseriscono in una più complessa attività di repressione del bracconaggio e della caccia illegale sul territorio bresciano.

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