Spari alla vicina dalla finestra in centro storico: denunciato

L’abbaino che si alza, la canna del fucile che esce e il colpo che parte. Sempre in direzione dello stesso balcone. Coi pallini in piombo che finiscono contro ante e finestre. E in un paio di occasioni sfiorano la proprietaria di casa, all’occhio e alla gamba. Una scena che si è ripetuta centinaia di volte in due anni.
Non siamo in un quartiere disagiato o in zone considerate a rischio. La vicenda finita sul tavolo della Squadra mobile della Questura e della Procura, è ambientata in pieno centro storico, nel salotto buono della città, tra via Tosio e via Trieste.
In via Tosio vive la vittima, una ragazza di 32 anni, che abita da sola in un appartamento con un terrazzo che guarda il Castello. In via Trieste, distante in linea d’aria 50 metri dall’appartamento della donna, abita invece l’uomo finito sotto indagine per atti persecutori. Nei giorni scorsi il pubblico ministero Ettore Tisato ha disposto una perquisizione all’alba nell’abitazione dell’uomo, un 60enne incensurato, dove le forze dell’ordine hanno trovato un fucile a pallini che è stato sequestrato.
E dal giorno del blitz degli agenti della Questura la vittima non ha più sentito spari e neppure trovato sul terrazzo i piombini. Per gli inquirenti contro l’uomo ci sono una serie di elementi forti.
Ancora non è chiaro il perché del gesto ripetuto nel tempo e non è escluso che il 60enne abbia agito perché infastidito da una luce accesa la sera sul terrazzo della ragazza. Gli spari contro ante e finestre, stando alla denuncia della donna assistita dall’avvocato Luca Broli, si sarebbero registrati in tarda serata, soprattutto nell’ultimo anno. Ma i primi piombini la 30enne li aveva trovati sul pavimento della terrazza già nel settembre del 2019. Per mesi la donna si è chiesta da dove provenissero e la paura è subentrata quando ha iniziato ad avvertire gli spari di sera e con i colpi che terminavano la corsa conficcandosi nelle tapparelle o contro il muro. Il sette dicembre scorso si è registrata la svolta, con la denuncia, l’ultima di una lunga serie, formalizzata dalla proprietaria dell’appartamento di via Tosio che ha fornito agli inquirenti indicazioni chiare e spiegando ormai di vivere nel terrore.
Costringendo spesso le amiche a fermarsi a dormire da lei per la paura. La Procura ha così avviato la procedura da codice rosso e in tre giorni ha identificato il presunto responsabile degli spari. Ora l’uomo è accusato di stalking.
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