Spaccio al parco, «controlli, arresti ed espulsioni»

Il vicesindaco: «Pronti alla riqualificazione dell'area», Don Fabio Corazzina: «Le famiglie tornino a vivere gli spazi pubblici»
VIA SARDEGNA, LO SPACCIO FA PAURA
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Continua a destare preoccupazione il caso del fenomeno di spaccio nelle aree verdi di via Sardegna, tra i quartieri Brescia 2 e Don Bosco. Dopo le segnalazioni fatte nei scorsi dai residenti, spaventati dalla presenza quotidiana di giovani dislocati in vari angoli del parco a tutte le ore del giorno, la bolla della sicurezza nell’area è infatti definitivamente esplosa. 

Sette espulsi, sei arrestati per spaccio, 43 sanzioni per bivacchi, 24 servizi di controllo. Sono questi alcuni dei numeri diffusi dal comandante della Polizia locale Roberto Novelli, che ha voluto sottolineare il lavoro svolto dai caschi bianchi nelle zone sensibili. 

Il vicesindaco Laura Castelletti ammette che ci sono problemi, ma vuole rassicurare i residenti: «Le criticità ci sono e non le nasconde nessuno, ma sono limitate ad alcune aree. In ogni caso, grazie al costante lavoro della Polizia locale, stiamo già intervenendo per trovare soluzioni e per riqualificare le aree in questione».

A spingere proprio in questa direzione è don Fabio Corazzina, parroco di Santa Maria in Silva, il cui oratorio è a pochissimi metri dal parco. «Siamo in una zona particolare, innanzitutto perché vicini alla stazione ferroviaria». Ma don Fabio prova anche ad analizzare il fenomeno e a trovare soluzioni: «Non si risolve nulla con lo stato di polizia, c’è bisogno di un cambiamento culturale: ci vuole più attenzione per le periferie e i residenti devono tornare a vivere i luoghi pubblici. Sono sicuro che se 70 famiglie si trasferissero in questa zona e cominciassero a frequentarla, non parleremmo più di emergenza».

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