Sotto sequestro salumi e formaggi tarocchi

Operazione nel settore agroalimentare: sequestrati quattro quintali di formaggi e insaccati contraffatti a Brescia
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Tavola e brindisi delle feste di fine anno a rischio "taroccamento" per i consumatori italiani, ma soprattutto per i tanti buongustai che all’estero vorrebbero imbandire pranzo e cenone con le nostre rinomate produzioni agroalimentari.

Sul web, come sottolineato dal Corpo Forestale dello Stato (Cfs) che ha promosso l’iniziativa "Vero o falso, come difendersi dalle agropiraterie", è possibile acquistare, peraltro a un prezzo nemmeno concorrenziale con le vere bollicine veneto-friulane, un kit per produrre in casa una sorta di prosecco. Produzione spumantistica che soffre, sui mercati esteri soprattutto, di falsa etichettatura, ad esempio "Secco".

E le più recenti operazioni nel settore agroalimentare del Corpo, comandato da Cesare Patrone, hanno portato al sequestro di funghi con falso marchio Made in Italy a Potenza, quattro quintali di formaggi e insaccati contraffatti a Brescia, porchetta di Ariccia con falso marchio Igo a Roma, otto tonnellate di prodotti ittici a Napoli e Caserta, 3.500 litri di falso olio extravergine di oliva Dop a Foggia e poi 700 litri con falsa etichettatura a Napoli, e persino 2.000 etichette contraffatte di cipolle rosse di Tropea a Vibo Valentia. Perchè l’agropirateria non sembra risparmiare nè le tipicità a basso ricarico, come il pane di Matera, nè un prodotto gourmand come il tartufo.


 

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