Sostegno agli affitti, Fenaroli: «Dallo Stato tagli del 90% alla spesa per Brescia»

L’assessore comunale lancia l’allarme: «La Loggia riceverà solo 67mila euro»
Palazzo Loggia - © www.giornaledibrescia.it
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La spesa per il sostegno agli affitti è sicuramente di fondamentale importanza in un comune. E, in un frangente politico e amministrativo in cui si parla tanto dei tagli alla Sanità, non sono meno significativi quelli che vanno a erodere la capacità degli enti locali di tendere la mano alle situazioni di difficoltà abitativa dei propri cittadini.

È accaduto, però, che «lo Stato ha tagliato del 90% questa spesa - afferma l’assessore al Welfare del Comune di Brescia Marco Fenaroli -. Una percentuale altissima, che mette in difficoltà e non di poco gli enti locali per quello che riguarda il sostegno e la gestione dei casi di morosità». Per poter sopperire a questa brusca ed enorme «falciata» si è quindi reso indispensabile che i comuni scendessero in campo attivamente. E non tutti - va detto - riescono a reperire le risorse necessarie a coprire il vuoto lasciato dal taglio statale.

«Il Comune di Brescia riesce oggigiorno a mettere a disposizione 67mila euro su base annua - continua Fenaroli -. In questo modo, la Loggia può intervenire dove ci sono casi di morosità». Per una città che conta all’incirca 200 mila abitanti, è quasi banale sottolinearlo, 67 mila euro sono briciole. «Riusciamo sì a far fronte alla morosità - sottolinea l’assessore -, ma con la cifra a disposizione siamo in grado di coprire solamente 6, 7 situazioni al massimo».

Va forse ancora peggio a Collebeato, che fa parte del medesimo distretto del Comune di Brescia. Il paese guidato dal sindaco Angelo Mazzolini ha a disposizione un cifra irrisoria, 1.700 euro, per supportare i casi di morosità dei propri cittadini, che sono all'incirca 4.500.

Tornando in città, le famiglie residenti in difficoltà sono ben più di 7, ma il denaro per tendere loro una mano non c’è. «Tutto questo incide enormemente sui nuclei familiari in sofferenza - fa presente Fenaroli - e non fa stare tranquilli noi amministratori: ci auguriamo che la situazione possa cambiare presto in meglio perché così è difficile riuscire a dare risposte certe alla popolazione in difficoltà».

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