Sosta selvaggia davanti alle scuole, monta la protesta

La Loggia sta valutando se riproporre le «strade scolastiche». Intanto è allarme in via Cremona
La scuola «Rinaldini», in via Quartiere Leonessa - Foto © www.giornaledibrescia.it
La scuola «Rinaldini», in via Quartiere Leonessa - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La scena è la solita, più o meno simile a quello che si vede davanti a tutte le scuole. Auto in colonna fin davanti al cancello, parcheggiate in seconda fila o lasciate in qualche buco con le quattro frecce accese. Pochi minuti, giusto il tempo di «scaricare» i figli. Ma tanto basta per creare situazioni potenzialmente pericolose.

L’ultima denuncia arriva da via Cremona, dove c’è la primaria «Rinaldini». La via d’acceso (Quartiere Leonessa) è stretta. E alle 8.15, davanti al cancello, «si ammassano circa 300 persone che non trovano lo spazio sufficiente sul marciapiede» spiega Angela Citterio, mamma di un bambino che frequenta la terza elementare.

Il cancello della scuola apre alle 8.25. In quei dieci minuti «è un continuo rischio investimento dovuto al transito delle auto». La situazione, spiega Angela, si trascina da troppo tempo: «Ho fatto moltissime segnalazioni, già negli scorsi anni, ma non è accaduto nulla». Ora basta: «O la scuola apre i cancelli prima o si chiude il traffico. Io e mio marito, così come moltissimi altri genitori, non siamo più disposti a tollerare di mettere a rischio la vita dei nostri bambini».

Un gruppo di genitori ha chiesto più volte di anticipare l’apertura dei cancelli. «Potrebbe essere la soluzione. Ma c’è un problema di gestione del personale e di risorse. Dovrebbe intervenire il Comune».

Il problema non è nuovo. Durante la settimana europea della mobilità sostenibile, appena conclusa, la Loggia ha sperimentato le «strade scolastiche», chiudendo al traffico i tratti davanti a quattro istituti al suono della campanella d’arrivo e d’uscita. L’esperimento è finito, ma le proteste no. L’assessore alla mobilità Federico Manzoni giudica in modo positivo il progetto.

Il riscontro ottenuto è stato «molto incoraggiante»: in Loggia sono arrivate richieste per prolungare l’esperienza e coinvolgere altre scuole. Ora gli uffici comunali dovranno valutarne i risultati nel dettaglio. C’è però uno sforzo organizzativo non indifferente da mettere in campo: transenne da posizionare e togliere quattro volte al giorno, volontari a presidiare i varchi. Bisogna «coniugare volontà e fattibilità», spiega Manzoni. Si vedrà. Ma in effetti, per quel che riguarda la «Rinaldini», aprire i cancelli 10 minuti prima potrebbe essere «molto utile».

 

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