Soprusi, minacce e un matrimonio forzato: uomo in manette

Un 34enne di origini mediorientali ha trasformato in un incubo la vita di una connazionale di pochi anni più grande
NOZZE IMPOSTE CON LO STALKING
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Mesi di soprusi, di minacce, di violenza fisica e psicologica, culminati in un matrimonio che lei non avrebbe mai celebrato e con il quale lui sperava di piegare per sempre la sua resistenza. Si sbagliava. Gli agenti della Squadra Mobile lunedì si sono presentati a casa sua, nella periferia ad ovest della città, lo hanno ammanettato e portato in carcere con l’accusa di stalking, sequestro di persona e minacce

Queste le accuse delle quali deve rispondere un 34enne commerciante di origini mediorientali che, per il giudice delle indagini preliminari Lorenzo Benini, ha trasformato in un incubo la vita di una connazionale di pochi anni più grande conosciuta in città nel 2019.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, davanti al tentativo della donna di sfilarsi dalla relazione, l’uomo era passato al pressing psicologico. L’aveva minacciata di rivelare la loro relazione prematrimoniale e di gettare così su di lei e sulla famiglia il massimo disonore. Per evitarlo la donna si era sottoposta al matrimonio, celebrato alla fine dello scorso anno fuori provincia, salvo poi denunciare il tutto alla Polizia che ha ricostruito decine di episodi e con le manette all’uomo le ha restituito la libertà.

 

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