Snals e pensioni gonfiate: da Le Iene alla GdF, 10 indagati

L’operazione della Guardia di Finanza di Brescia ha preso il via nell’ottobre 2014 dopo un servizio della trasmissione Mediaset Le Iene
"PENSIONI SICURE": 7 NEI GUAI
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Si erano assicurati quote pensionistiche «extra» attraverso un escamotage. Insegnanti, funzionari del Miur e dirigenti del sindacato della scuola Snals che nel corso del loro ultimo anno di impiego sono stati distaccati nelle sedi sindacali (quella centrale di Roma e quella periferica di Brescia) vedendosi così riconosciuta una retribuzione aggiuntiva che oscillava tra i 2mila e i 4mila euro lordi al mese.

Somma in realtà mai corrisposta, ma sufficiente a garantire la maturazione ai fini pensionistici, secondo il sistema retributivo, di una pensione ampiamente superiore al caso in cui il distacco non fosse avvenuto. E almeno in un caso è stata documentata anche la totale inesistenza di prestazioni lavorative.

Un meccanismo che è stato smascherato dalle Fiamme Gialle di Brescia che hanno dato esecuzione nelle scorse ore al sequestro preventivo di denaro e immobili (per un controvalore di 700mila euro) appartenenti a sette indagati e provveduto a notificare complessivamente dieci avvisi di garanzia.

Gli investigatori in grigioverde, coordinati dalla Procura, hanno indagato tra gli altri il segretario amministrativo nazionale dello Snals, marito della principale indagata, accusato di essersi intascato tra il 2008 e il 2014, 300mila euro dalle casse del sindacato.

L’operazione della Guardia di Finanza di Brescia ha preso il via nell’ottobre 2014 dopo un servizio che la trasmissione Mediaset Le Iene aveva portato alla luce delle anomalie sulle pensioni percepite da ex sindacalisti e insegnanti che avevano usufruito del distacco.

Gli indagati devono rispondere a vario titolo di truffa aggravata ai danno dello Stato e appropriazione indebita aggravata.

 

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