Smog, oggi si decide se far scattare l’allerta 1

Le misure sono diversificate per gravità ma valgono per tutti i comuni sopra i 30mila abitanti
Aria. La città nella foschia
Aria. La città nella foschia
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«Attendiamo oggi il bollettino regionale che viene emesso il lunedì e il giovedì. Poi vedremo se domani, martedì, validate le rilevazioni di concentrazione del Pm10 dell’Arpa, e quindi scatteranno i provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli inquinanti come previsto in automatico dal protocollo della qualità dell’aria 2017».

Gianluigi Fondra, assessore all’Ambiente in Loggia, guarda ai dati dei giorni scorsi come ad una sequenza di superi dalla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di aria che configurano la gravità della compromissione dell’aria. «Diversamente dagli anni scorsi, sono ora previsti tre codici (verde, arancione e rosso), due livelli di emergenza (con altrettante misure diversificate) per tutti i Comuni sopra i 30mila abitanti (e a quelli più piccoli che aderiranno volontariamente), e orari uniformi in tutte le regioni del nord Italia (dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30) per lo stop a tutte le vetture inquinanti» spiega Fondra.

Così l’"allerta 1" (codice arancione) scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei limiti di legge di concentrazione delle Pm10 nell'aria (50 microgrammi di Pm10 per metro cubo). Con l’allerta arancione non potranno circolare, oltre alle vetture inquinanti già sottoposte allo stop, anche le auto diesel private di classe emissiva fino all'Euro 4 (incluso) dalle 8.30 alle 18.30, e i veicoli commerciali diesel fino all’Euro 3 compreso dalle 8.30 alle 12.30. In questa fase vietati camini e stufe a legna che sul fronte della prestazione energetica non rispettano i valori previsti per la classe 3 stelle. Infine, sia nelle abitazioni sia all’interno delle attività commerciali la temperatura massima consentita è di 19°C. La fase di "allerta 2" (codice rosso) scatta invece quando la concentrazione supera il valore per 10 giorni consecutivi.

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