Smart city, Brescia è settima in Italia per sostenibilità

Il nostro capoluogo entra nella top 10 nazionale grazie agli investimenti su mobilità e ambiente
Gli abbonati a Bicimia hanno raggiunto i 28mila - © www.giornaledibrescia.it
Gli abbonati a Bicimia hanno raggiunto i 28mila - © www.giornaledibrescia.it
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Brescia si candida a diventare una «capitale della sostenibilità». Lo ha detto più volte la politica, lo ha detto a più riprese anche il mondo delle imprese. Anche il ministro Stefano Patuanelli, in occasione dell’anteprima di Futura Exa, l’evento fieristico dedicato all’economia circolare che si terrà a novembre in via Caprera, ha ammesso che il nostro territorio ha le carte in regolare per ricoprire quel ruolo. Ora arriva anche la classifica di Ernst & Young (EY), network mondiale di servizi professionali.

Nel primo dei quattro report tematici dedicati alle smart city, vale a dire il focus sulla sostenibilità, Brescia si piazza al settimo posto a livello nazionale. Un piazzamento dovuto soprattutto alle ottime performance nell’ambito della mobilità sostenibile. Così, dopo il decimo posto del report generale dello scorso anno (Smart City Index), ora la città prova a spingere sull’acceleratore delle politiche green. Il nuovo report Smart City 2020 rielabora gli indicatori dei precedenti rapporti EY secondo quattro driver: sostenibilità, resilienza, accessibilità e inclusività. In sostanza le infrastrutture delle città italiane vengono analizzate secondo questi quattro canoni. L’evoluzione di questi anni ha visto crescere la sensibilità ambientale e l’attenzione alla sostenibilità, «vero e proprio driver della smart city».

Nel concreto il primo report tematico tiene conto di svariati indicatori, raggruppati in tre categorie: trasporto (parco mezzi, veicoli inquinanti, mobilità elettrica, bike sharing, piste ciclabili, colonnine di ricarica); reti energetiche (illuminazione a led, energia rinnovabile, teleriscaldamento); reti ambientali (reti idriche, impianti depurazione, verde urbano, rifiuti prodotti, raccolta differenziata). «Da diversi anni le città nel nostro Paese si stanno evolvendo in maniera sensibile verso la sostenibilità - spiega Andrea D’Acunto di EY - attivando diverse iniziative per essere a basso impatto ambientale, favorire la mobilità sostenibile».

Trento è la città con le infrastrutture più sostenibili, seguita da Torino e da Bologna, al terzo. È quanto emerge dalla quinta edizione dello Smart City Index di EY, che analizza le 109 città capoluogo italiane, classificando il loro sviluppo in termini di reti e infrastrutture e misurando la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini. I numeri mostrano i passi avanti compiuti in questi anni dalle città italiane. Milano, per dire, ha «eliminato» oltre 100mila veicoli in città investendo sulla mobilità sostenibile. Resta il divario tra Nord e Sud del Paese. Nei primi 20 posti non c’è nessuna città sotto Firenze. Brescia si colloca al settimo posto: è al quinto posto per la mobilità sostenibile, grazie alle ottime performance di Bicimia (28mila abbonati) e agli investimenti nel trasporto pubblico e nelle colonnine di ricarica; scende al sesto posto nelle reti energetiche (pesa in positivo la rete del teleriscaldamento); e si piazza per un soffio fuori dalla top 10, all’undicesima piazza, per l’ambiente (c’è ancora da lavorare sulla quantità di rifiuti prodotti).

 

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