Sicurezza, Rolfi: «Vigile di quartiere e subito un piano per il Freccia Rossa»

Il candidato sindaco per Loggia 2023: «Castelletti e Del Bono hanno fallito, dopo 10 anni giocano allo scaricabarile»
Il candidato sindaco Rolfi con i rappresentati della sua lista civica in via Sardegna - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il candidato sindaco Rolfi con i rappresentati della sua lista civica in via Sardegna - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Altro che rigenerazione. «L’area della stazione mostra le stesse criticità di dieci anni fa. Via Sostegno non è stata riqualificata, il comparto Milano è fermo, il Musil bloccato. E il Freccia Rossa ormai chiuso rischia di essere un buco nero se non verrà subito preso in mano».

Quella di Fabio Rolfi è una bocciatura su tutta la linea. «Sul tema sicurezza Del Bono e Castelletti hanno fallito» insiste il candidato sindaco di centrodestra. Lo dice in via Sardegna, a sud della stazione: qui vicino, pochi giorni fa, è stato presentato il tandem Castelletti-Manzoni. «Hanno parlato di rigenerazione, ma in quest’area verde in poche ore sono avvenuti uno stupro ed un omicidio. Fossi in loro sarei più cauto».

Certo, c’è anche il tema dell’insicurezza solo «percepita». «Bisogna affrontare anche quel tema, cosa che il centrosinistra non ha voluto fare. La risposta è sempre stata ideologica, da polemica politica e da scaricabarile. Per Del Bono e Castelletti è sempre colpa di qualcun altro...».

Sulla zona stazione

Rolfi prova poi ad allargare lo sguardo e ad analizzare le criticità della zona stazione. «Sono luoghi difficili ovunque, in ogni città- ammette -. Ma a Brescia in 10 anni non si è fatto nulla: è mancata una visione di rigenerazione e di recupero efficace, organica e completa». Secondo Rolfi servirebbe un piano urbanistico per tutta l’area che dal comparto Milano arriva in via Sostegno. In via Sostegno, ricorda, è prevista la nuova sede di A2A. «Ma non c’è un progetto, non c’è un disegno, non c’è un atto in Consiglio comunale: è soltanto suggestione per abbindolare qualche elettore distratto. A Milano - insiste Rolfi- i cantieri sono pronti a partire per una nuova torre di A2A da oltre 200 milioni, a Brescia l’investimento sarebbe di 60 milioni: ancora una volta avremmo meno».

Sul Freccia Rossa

Poi il nodo Freccia Rossa. «È l’emblema del fallimento delle politiche del centrosinistra. Castelletti c’era quando è stato approvato, lo ha votato». Ora che è vuoto è diventato un problema di ordine pubblico. «Bisogna intervenire subito affinché sia messo in sicurezza, non bisogna dormire» dice Rolfi.

È una struttura privata, ma va attivato un tavolo con la proprietà. «Non si può stare in balìa degli eventi». Nel medio periodo, poi, il «rilancio non credo potrà essere commerciale. Non ho ricette. Ma potrebbe essere la nostra CityLife. O ospitare grandi funzioni pubbliche. Potrebbe ad esempio ospitare gli uffici comunali oggi dispersi sul territorio».

Proposte

Se Del Bono «ha chiuso il distaccamento della Polizia Locale in stazione», Rolfi rilancia il concetto di «prossimità»: ad esempio il vigile di quartiere appiedato, «meno agenti in giro in auto e più a piedi significa parlare con le persone, presidiare, diventare un riferimento». Poi rilancia la videosorveglianza. Infine il dialogo con Regione e Governo. «Brescia non deve isolarsi, serve collaborazione, non altri 5 anni di polemiche politiche. Noi chiederemo al Governo più agenti e il ripristino dell’iniziativa strade sicure».

La nota

C’è spazio anche per l’ultima frecciata a Castelletti. «Magari le conferenze di campagna elettorale in cui mi attaccano le facciano fuori dalla Loggia, fuori da una sede istituzionale» dice Rolfi. Tema ripreso anche dai consiglieri comunali di Lega, FdI e Forza Italia in una nota.

«La sinistra - vi si legge - sta usando in modo vergognoso luoghi e simboli istituzionali per fare campagna elettorale. Laura Castelletti ha lanciato la propria candidatura da Palazzo Loggia con il logo della capitale della cultura ben in vista. Mercoledì pomeriggio sala giunta è stata utilizzata per un attacco politico al candidato sindaco Fabio Rolfi. La delega alla sicurezza è stata data all’assessore Muchetti a due mesi dalle elezioni per placare i suoi mal di pancia politici. Per non parlare delle nomine nelle partecipate usate come trattativa per accordi politici e della staffetta tra sindaco e vice in vista delle elezioni. Palazzo Loggia non è la sede del Pd di Brescia - si conclude la nota - . Faremo un esposto alle istituzioni competenti per mettere fine a questa situazione».

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