Si fingevano poliziotti, condannati per il bottino milionario

Sei le condanne emesse dal Tribunale di Brescia a carico dei componenti di un gruppo criminale composto da bergamaschi e milanesi
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Si fingevano poliziotti, fermavano con pettorine, divise e palette false gli automobilisti che avevano messo nel mirino e li derubavano sempre di somme ingenti: in un caso addirittura 400mila euro in contanti a una donna di Lumezzane. Soldi che le vittime avevano appena prelevato all'estero o che volevano portare oltre confine.

Un gruppo criminale, composto da bergamaschi e milanesi, per il quale oggi è arrivata la sentenza del tribunale di Brescia: Palmiro Bonomelli è stato condannato a sei anni, Giovanni Danesi a quattro anni e otto mesi, così come Luca Agosta.

Il gup ha poi confermato tre patteggiamenti: Salvatore Di Stefano dovrà scontare quattro anni come Fouad Choukrane, soprannominato Beppe, mentre otto mesi in più sono stati comminati ad Antonio La Fronza. 

Avevano realizzato un bottino da un milione di euro frutto di diverse rapine nel Nord Italia. 

 

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