Sessantanove banconote false, un bottino in monetine

Nelle operazioni della Volante ben 16 denunce: oltre alle banconote false pure mazze da baseball, minacce e un iPad tenuto in ostaggio
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Banconote false. Palesemente false, eppure adatte a ingannare il cambiamonete. Il convivente nell’armadio che minaccia con il coltello a serramanico. Lo spacciatore fuori da uno dei locali più frequentati di Brescia. Le mazze da baseball... L’iPad in ostaggio. Giorni caldissimi per gli agenti della Volante, che hanno denunciato, a vario titolo, ben sedici persone.
 
Con ordine. Alle 11.45 di ieri un avventore di un bar in zona stazione nota che tre individui cambiano, utilizzando l’apposita macchina, banconote false da 50 euro con una pioggia di monetine (naturalmente vere). Avvisa la commessa. I bigliettoni non sono nemmeno falsi d’autore. Tutti hanno la scritta «Facsimile» da ambo i lati, assieme alla... targa «Gattopardo 17» e senza numero di serie.
 
Accortisi di essere stati scoperti, i tre se la danno a gambe. Due verso via Togni ed uno - di cui si sono perse le tracce - in direzione diversa. La coppia che si è diretta verso la strada che passa dietro alla Freccia Rossa viene bloccata. I due hanno sessantanove banconote uguali a quelle inserite nel cambiamonete e oltre trecento euro, tutti suddivisi in monete da uno e due euro. M. F. e R. B., entrambi napoletani, rispettivamente del 1967 e del 1970, sono stati indagati per furto aggravato dall’uso di mezzi fraudolenti in concorso.
 
All’alba di ieri, una Volante interviene in città a seguito della richiesta di aiuto giunta al 113 da parte di una donna ucraina che, spaventata, al telefono comunica agli agenti che il convivente tunisino ha minacciato d’ammazzarla. Solo che, una volta sul posto, gli agenti la trovano ben poco collaborativa. Ad esempio, non vuole aprire la porta. Una volta dentro, gli uomini della Volante trovano un coltello a serramanico con lama estratta e, nascosto all’interno di un armadio, un uomo di nazionalità straniera. Che, una volta scoperto, cerca di sgattaiolare fuori. Ovviamente senza riuscire a eludere gli uomini del 113. Il tunisino, pluripregiudicato, è stato denunciato per minacce gravi aggravate, lesioni personali, falsa attestazione sull’identità personale e inottemperanza all’Ordine del questore a lasciare il territorio nazionale.
Sempre ieri è stato denunciato un bresciano di 25 anni per spaccio di hashish. Il giovane è stato colto in flagranza fuori dal Seconda Classe di via Zima.
 
Risale invece a giovedì la denuncia di due cittadini ucraini in via Togni (ancora...). Oggetto di un controllo, nella loro auto viene trovata una mazza da baseball in legno mentre, all’interno del portafogli di uno dei due, spuntano banconote false da 20 euro. Sono stati denunciati per possesso di armi o oggetti atti ad offendere oltre che per il possesso di banconote false. Il controllo ha portato inoltre all’identificazione di circa 30 soggetti, tra cui tre cittadini italiani, trovati in possesso di alcuni cartellini sospetti da controllori del gas. Nei loro confronti sono in corso accertamenti.
 
Da segnalare, ancora, due cittadini bresciani indagati nel pomeriggio di mercoledì: entrambi per ricettazione, uno dei due anche per tentata estorsione. L’intervento comincia a seguito della denuncia fatta in Questura da un cittadino cinese il quale, oltre a riferire il furto del proprio iPad dall’auto, racconta di aver ricevuto poco prima la telefonata del titolare di un centro assistenza che lo invita ad andare a riprendersi l’oggetto nel suo negozio. Piccolo dettaglio, deve pagare 100 euro. Il cittadino cinese, in effetti, al centro assistenza ci va per davvero. Solo, facendosi accompagnare dagli agenti... 

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