«Secondamano», il vintage in Vicolo dell'Aria

Tutto rigorosamente di seconda mano. Abiti, scarpe, borse e accessori selezionati, in vendita in vicolo dell'Aria 8, la via che collega piazza Brusato a piazzale Arnaldo.
Il «Secondamano» nasce proprio per valorizzare quanto le firme italiane, e non solo, hanno saputo lanciare quarant'anni fa o solo alcune stagioni addietro. L'idea non è nuova; ci sono mercatini di mobili usati, di bigiotteria e gioielleria. Per gli indumenti, l'Italia non è ancora al passo con l'Europa. Ha colmato la lacuna Alberto Gatti, ventinovenne laureato in scienze della comunicazione che ha pensato bene, con il supporto del socio Paolo Fredi che di abbigliamento se ne intende essendo titolare a Manerbio di tre negozi, di proporre a Brescia quello che da anni ha successo a Berlino o Amsterdam.
Dopo aver lavorato nel marketing, Alberto ha avviato l'attività lo scorso dicembre, «con soddisfazione - sottolinea - visti i tempi. È un mondo affascinante, che riporta un po' indietro nel tempo, che ci fa apprezzare la sartorialità che oggi è passata in secondo piano». Tra minigonne fiorite, vestitini in seta e camicette sottogiacca di voile, si possono acquistare cravatte a 5 euro o il capo importante che non va mai oltre 300 euro. Una politica adottata anche per far apprezzare quanto di bello e raffinato è rimasto negli armadi di casa.
«Le più richieste sono le borse - spiega Alberto Gatti - seguite da scarpe e occhiali da sole. La curiosità motiva ad entrare nel Secondamano, quasi fosse un remake di "Colazione da Tiffany». I primi visitatori sono stati i commercianti più anziani. «Sono entrati per coltivare un po' la nostalgia di un tempo ormai lontano - racconta il titolare - nel quale era stimolante intraprendere un'attività in questo campo». Tra il vintage autentico e la griffe recente, in vicolo dell'Aria trovano collocazione anche vecchi televisori e radio anni Sessanta.
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