Se il gorgonzola incontra la mozzarella

Sono un uomo moderatamente di mondo. Sto bene a casa mia, mi sposto lo stretto necessario. A Roncadelle, del resto, c’è tutto il desiderabile. Capita ovviamente che sconfini, questa estate sono andato in piscina addirittura a Ostiano. Non temo di viaggiare. L’ultima trasferta è nata sulla scia di un’amicizia che la vita ha deciso di mettermi lungo il cammino, un’amicizia financo esotica, casertana per la precisione.
Nelle scorse settimane sono partito con l’inconsapevolezza che portò Totò e Peppino a Milano, anche se lo stato d’animo era più quello di Claudio Bisio, dipendente delle Poste trasferito a Castellabate nel Cilento. Crema solare protezione 50 in valigia (laggiù con o sole non si scherza) e via. Tutto procedeva al meglio tra piacevoli scambi culturali, poi all’improvviso il cielo si è rabbuiato. Mi è stato chiesto se per cena gradivo la mozzarella per secondo; la mozzarella non è secondo, ho precisato con il mio tradizionale garbo, la mozzarella è un ingrediente della pizza ho sottolineato. Nulla è stato come prima. La cordialità accogliente ha ceduto il passo ad una malcelata sopportazione. Che non è stata più neppure malcelata quando ho precisato che io peraltro preferisco il gorgonzola. Ma quello non è un secondo, hanno detto i miei sempre più ex amici. Neppure la mozzarella, ho ribattuto io, sottovoce in verità.
La mattina seguente una nuova sfida: andiamo a vedere o mare, mi dicono. Ahia, lungo il tragitto sudavo freddo, pesando le poche parole con grande attenzione. Siamo arrivati a Baia Domizia, luogo oggettivamente incantevole. Ma diciamoci la verità, il mare è soltanto un lago di Garda che ce l’ha fatta.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
