Scuole superiori, in città i rimandati sono un piccolo esercito

Se le bocciature seguono l'andamento fisiologico - maggiori nelle classi prime, tendono a diminuire nelle successive - si fanno notare per numero i "giudizi sospesi", ovvero gli studenti rimandati, che in una scuola della città (l'Itg Tartaglia) arrivano addirittura al 47% nelle seconde, vale a dire poco meno della metà degli iscritti.
Lo dicono i dati dell'Osservatorio scolastico provinciale, per la verità ancora parziali perché non tutte le scuole secondarie di secondo grado bresciane hanno messo online i rispettivi risultati di fine anno. Così un'analisi attendibile può riguardare per ora soltanto i 18 istituti cittadini, che - tutti - hanno provveduto in tal senso. E il primo elemento che balza all'occhio è proprio quello dei «giudizi sospesi»: i rimandati sono un piccolo esercito.
Ma non mancano esiti decisamente positivi, come quelli del Liceo linguistico «Lunardi», sede delle migliori performance di quest'anno: l'82% degli studenti di quarta risulta promosso a giugno e nessuno studente di seconda è stato respinto. Bene anche al Liceo scientifico «Copernico», con il 74 e l'80% di ammessi agli anni successivi nelle prime due classi e nessuno fermato in seconda.
Le situazioni più problematiche si riscontrano nelle classi prime di scuole a orientamento tecnico e professionale; si tratta del 34% di non promossi all'Ipsia «Fortuny», del 31 all'Itc «Abba Ballini» e del 30 all'Itis «Castelli». All'Ipsia «Moretto» le bocciature in prima si fermano al 23%, ma abbinate a un preoccupante 19% di non scrutinati.
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