Scontri con Forza Nuova: «espulsi» due antagonisti

I fogli di via disposti dal Questore. Provvedimento «repressivo» secondo il centro sociale Magazzino 47
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Dovranno starsene lontani dalla città per i prossimi tre anni. Alla fine dello scorso mese il questore di Brescia Vincenzo Ciarambino ha fatto notificare loro un foglio di via che sbarra l’accesso al territorio del capoluogo.

Perché? Sono ritenuti socialmente pericolosi. Sul loro conto pendono più denunce, l’ultima per i fatti dello scorso 7 settembre in via Milano, nella sede dell’Ambasciata di Forza Nuova. I due, un 39enne italiano e un 22enne di origini albanesi, sono stati individuati tra i circa venti antagonisti che hanno preso parte ai tafferugli scoppiati quel venerdì sera, al termine dei quali ad averne la peggio fu la vetrina dell’Ambasciata, andata in frantumi.

Assistiti dall’avvocato Sergio Pezzucchi, con tutta probabilità contro il foglio di via i due ricorreranno al Tar nella speranza di poter tornare in città, anche per lavorare. In una conferenza stampa di questa mattina, il centro sociale Magazzino 47 ha definito i provvedimenti della Questura «repressivi. Si tratta di due fogli di via dalla città - spiegano gli antagonisti - contro due antifascisti, colpiti a seguito del proliferare di aggressioni neofasciste e neonaziste in città. Uno dei due «cacciati» è uno studente iscritto all’Università di Brescia, nonchè lavoratore. L’altro è un operaio»

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