Scontri a Cremona: arrestato 30enne bresciano

È un militante bresciano dell'area antagonista uno dei due arrestati dalla polizia di Cremona per i fatti del 24 gennaio
ARRESTATO PER DEVASTAZIONE
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È un militante bresciano dell'area antagonista uno dei due arrestati dalla polizia di Cremona per i fatti del 24 gennaio scorso quando, durante una manifestazione antifascista, si verificarono duri scontri a Cremona. Il trentenne è stato arrestato con l'accusa di devastazione. É stato riconosciuto dagli agenti della Digos di Brescia attraverso i filmati, ora è in carcere a Brescia.

La manifestazione nazionale antifascista del 24 gennaio era stata promossa dai centri sociali locali come risposta ai fatti che si erano verificati la settimana precedente quando, durante una rissa avvenuta nei pressi dello stadio al termine della partita Cremonese-Mantova, fu gravemente ferito un esponente del centro sociale Dordoni di Cremona, ad opera di alcuni membri di Casa Pound.

Come reazione venne indetta una manifestazione nazionale antifascista nel corso della quale alcuni gruppi di persone presero d'assalto, con spranghe, picconi e bastoni, le diverse banche che si trovavano nelle vie vicine alla sede del movimento di destra, distruggendo vetrine e sportelli bancomat. Un altro gruppo di manifestanti si diresse
verso la sede della Polizia Locale, devastandola. L'attività d'indagine condotta dal personale della Digos delle Questure di Cremona, Brescia e Bologna, e tuttora in corso, grazie ai numerosi filmati raccolti e visionati, ha permesso di arrestare i due soggetti, riconosciuti e identificati nonostante fossero travisati. 
 

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