Scienza e parole, il bresciano Dusi è «re» a FameLab

Il 26enne studente ha vinto il talent show spiegando in 3 minuti l’intelligenza artificiale
Il vincitore di FameLab 2021, Michele Dusi - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il vincitore di FameLab 2021, Michele Dusi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Computer, creatività, lavoro e intelligenza artificiale: il 26enne bresciano Michele Dusi abbatte miti e spauracchi. E lo fa con un discorso che gli vale il primo gradino del podio a FameLab Italia 2021, decima edizione dell’innovativo talent show di comunicazione scientifica dedicato a giovani ricercatori e studenti universitari, in cui i concorrenti si sfidano raccontando un argomento scientifico che li appassiona in soli tre minuti.

Insieme alla ricercatrice Alessandra Corso, in maggio Dusi si era aggiudicato le semifinali, disputate proprio a Brescia grazie al coordinamento di Università degli Studi di Brescia, AmbienteParco, Fondazione Aib e Talent Garden. La scorsa settimana si sono svolte a Catania le competizioni nazionali, con tutti i finalisti: «Sono stati tre giorni intensi – racconta Michele – in cui ho conosciuto tante persone e cose interessanti». Dopo un workshop di formazione in comunicazione della scienza i 16 finalisti si sono sfidati a colpi di talk nel teatro Sangiorgi di Catania.

Dusi, appassionato di intelligenze e linguaggi artificiali, giochi da tavolo e teatro, nonché studente di Ingegneria informatica all’UniBs, ha vinto con un talk incentrato sulle tecniche che la scienza informatica e la matematica stanno elaborando per emulare il processo creativo umano tramite computer. «In pratica – spiega Michele – ho raccontato come una macchina può ricreare qualcosa di nuovo partendo dalla visione ripetuta di modelli simili. Prendiamo per esempio un quadro impressionista: il computer ne riprodurrà uno diverso ma somigliante a quelli mostrati, ma non saprà mai crearne uno senza riferimenti, né tanto meno inventare un genere ex novo. In questo – conclude il giovane ingegnere – non dobbiamo temere: l’intelligenza può essere artificiale ma non libera e quindi creativa come quella dell’uomo». 

Il discorso ha conquistato una giuria di prestigio, composta da Kristina Havas Cavalletti, dell’Istituto Firc di Oncologia Molecolare (IFOM), Stefano Bagnasco, fisico dell’Infn – sezione di Torino e presidente della giuria tecnica del Premio Nazionale GiovedìScienza, Chiara Buratti, attrice, conduttrice e giornalista, e Chiara Maria Valentina Astorina, studentessa del liceo scientifico «Principe Umberto di Savoia» di Catania, coinvolta anche nella giuria popolare dell’edizione 2021 del Premio Nazionale GiovedìScienza. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, Chiara Brancato, studentessa di Neuroscienze all’Università di Trieste, e Daniel Rossato, neolaureato in Chimica nello stesso ateneo. Adesso tocca all’edizione internazionale di FameLab, le cui semifinali e finale si terranno a Cheltenham (Regno Unito) il prossimo autunno.

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