Sassi e bottiglie contro la volante, il questore chiude il locale

ll locale di via Ziziola, nei pressi del quale il 4 settembre scorso la Polizia ha compiuto diversi interventi, riaprirà il prossimo 25 settembre
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Il lancio di oggetti all’indirizzo dei poliziotti di pattuglia, oltre ad infrangere il lunotto posteriore della loro vettura, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e indotto il questore a chiudere il Social Club per quindici giorni. Il locale di via Ziziola, nei pressi del quale il 4 settembre scorso la Polizia ha compiuto diversi interventi, riaprirà solo il prossimo 25 settembre.

Quella notte la Volante della Questura intervenne in via Ziziola in seguito al ferimento di un cittadino di nazionalità tedesca aggredito - riferisce la stessa Polizia - all’interno del locale e medicato dal personale del 118. 
Sempre la notte del 4, riferiscono dalla Questura, diverse sono state le segnalazioni di disturbo della quiete pubblica a causa della musica del locale.

Tornati sul posto proprio per verificare la loro fondatezza gli agenti - dicono in via Botticelli - hanno scovato nelle vicinanze dell’ingresso principale della discoteca un centinaio di persone che stavano delimitando un ring sul quale si stavano misurando diversi soggetti di colore. Nel tentativo di intervenire - spiegano in Questura - gli agenti non venivano solo ostacolati dal pubblico, che consentiva ai partecipanti alla rissa di dileguarsi, ma anche fatti oggetto del lancio di oggetti.

Una ricostruzione che il titolare non condivide: «Il lancio di oggetti non è avvenuto in prossimità del locale, ma a 200 metri di distanza» e gli addetti della sicurezza sono «intervenuti per assistere gli agenti ma vedendoli allontanarsi di gran lena hanno preferito ritirarsi per evitare rischi maggiori». 

«Siamo dalla parte della Questura e desideriamo che questi avvenimenti non si ripetano mai piu nelle vicinanze del nostro locale - ha poi aggiunto -. Siamo amareggiati poiche questo episodio è il primo e unico nel contesto della nostra attività ed è gravissimo». 

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