Sant'Agata e la facciata storica oscurata dal palazzo moderno

Non c’è solo il Bigio al centro dei dibattiti: nella zona di piazza Vittoria si discute del nuovo edificio sorto in corsetto Sant’Agata
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SANT'AGATA, POLEMICA SULLA CHIESA OSCURATA
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Non c’è solo il Bigio al centro dei dibattiti: nella zona di piazza Vittoria si discute del nuovo edificio sorto in corsetto Sant’Agata, accusato di coprire la facciata della chiesa. Un tema che tiene banco sui social, e non solo.

Il progetto è stato avviato sei anni fa da Campana Costruzioni e, dopo una serie di variazioni, ha ottenuto tutti i permessi necessari. Sia dal Comune, a cui sono stati sottoposti quattro diversi disegni, sia dalla Soprintendenza, che ha seguito l’iter passo passo. Nonostante ciò, sul risultato finale non mancano le discussioni. A parte la facciata della chiesa di Sant’Agata parzialmente oscurata, c’è chi accusa i titolari dell’opera di avere realizzato un edificio che non c’entra con il contesto della zona. Allo stesso modo, non manca chi apprezza l’architettura moderna e chi ricorda l’obbrobrio che c’era prima, sottolineando il passo avanti fatto. 

In precedenza, infatti, lo spazio di via Dante era in stato di abbandono da anni. L’area, spiega Campana, è stata acquisita attraverso un bando a parziale scomputo di lavori fatti in piazza Vittoria. La Loggia l’aveva valutata un milione e ottocentomila euro.

«Il palazzo ha ricevuto tutte le autorizzazioni, è stato progettato seguendo le linee guida del Comune e confrontandosi con la Soprintendenza. Poi può piacere o non piacere - commenta Giuliano Campana -. Ho ricevuto critiche, ma anche tanti complimenti. Credo che sia positivo che faccia discutere».

Il dibattito è destinato a continuare mentre si avvicina l’apertura del palazzo. Ci sarà un’anteprima in occasione della Mille Miglia seguita, tra un paio di mesi, dal taglio del nastro ufficiale. 

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