San Zenone all’arco, un gioiello nascosto che ora ha bisogno di un restauro

Si cercherà di mettere in sicurezza il campanile e di tutelare gli affreschi della chiesa dietro piazza Loggia, visitabile nel weekend
Un affresco conservato nella chiesetta - © www.giornaledibrescia.it
Un affresco conservato nella chiesetta - © www.giornaledibrescia.it
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Un piccolo gioiello, uno scrigno d’arte incastonato nel centro storico. Una chiesa antichissima - oggi sconsacrata - che conserva al suo interno i resti di un abside romanico e soprattutto alcuni affreschi databili tra il 1100 e il 1200 d.C. di scuola bizantina. Si tratta della chiesa di San Zenone all’arco, che si trova nell’omonimo vicolo nel reticolo di stradine che si dipana alle spalle della Loggia.

La chiesetta è un tesoro nascosto che nell’anno della Capitale italiana della Cultura 2023 si potrà visitare nel finesettimana dalle 11.30 alle 15.30 ma che, come spiega monsignor Gianbattista Francesconi, parroco di San Nazaro e coordinatore dell’Unità Pastorale del centro storico, ha bisogno ora di un piccolo restauro. «Abbiamo fatto installare alcune luci per poter mostrare gli affreschi, ma ci siamo resi conto che si deve intervenire sul tetto e sul campanile, perché ci sono alcune infiltrazioni d’acqua».

Le prime valutazioni sul da farsi sono state affidate all’ingegner Andrea Paneroni, lo stesso che ha seguito i lavori a Sant’Agata e anche all’Episcopio. «Si tratta di una bella sala, dotata anche di impianto di riscaldamento e una volta sistemate le coperture e le problematiche legate al fatto che l’edificio è chiuso tra altri immobili potremmo utilizzarla per tenere conferenze» continua Francesconi. «Certo, servono fondi - aggiunge - ma ci muoveremo tra i bandi per poter ottenere dei finanziamenti per sistemare l’immobile e per la messa in sicurezza del campanile».

Si cercherà anche di tutelare gli affreschi di scuola bizantina presenti: su una colonna campeggia il Battesimo di Gesù, mentre sulla parete della piccola sagrestia, come spiegato dall’esperto monsignor Ivo Panteghini «si può ammirare una splendida Annunciazione, seppur mutilata - essendo l’immagine della Madonna visibile solo per metà, ma integra nel suo colore e nella delineazione delle figure dalla parte dell’angelo, con le parole scritte Ave Gratia Plena». Su un’altra colonna compare l’immagine di un vescovo, che potrebbe raffigura San Zeno Vescovo di Verona.

Come ha poi concluso monsignor Panteghini, «la chiesa è intitolata a San Zenone “all’arco” perché sorgeva a ridosso dell’arco romano che immetteva dalla via Mediolanense direttamente in città. L’arco è poi stato abbattuto, ma il nome è rimasto questo». 

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