San Faustino, dall'Erasmus alla rissa

Una festa Erasmus. Di quelle che periodicamente popolano i locali della città per movimentare i mesi di studio che gli studenti stranieri passano a Brescia. La festa organizzata martedì sera in un bar di via San Faustino non è finita col classico bicchiere della staffa, ma con una rissa. E due studenti feriti con un coltello e con un coccio di bottiglia rotta.

Si tratta di un ventunenne francese, R.L., ferito al fianco e al collo, e di un ventiduenne spagnolo, V.G., il quale ha rimediato un taglio alla mano. Autori del gesto sono tre nordafricani, indicati come marocchini, con cui i due universitari hanno una discussione accesa causata da qualche apprezzamento di troppo nei confronti di due loro amiche. Sono passate le due: mentre nel bar ci si prepara alla chiusura, la situazione in strada presto degenera in rissa, si sentono grida, si aprono le finestre dei palazzi lungo la via, con i vicini svegliati dal rumore. Il clou avviene all’altezza dell’incrocio con contrada del Carmine. Al parapiglia partecipano anche altri studenti, più da spettatori che da attori. In prima fila, con i ragazzi che saranno feriti c’è un terzo ragazzo che se la cava con poco e niente. Lo spagnolo deve ricorrere invece alle cure del Pronto soccorso della Città di Brescia, la prognosi è di sei giorni. Più grave la situazione del francese: ne avrà per venti giorni dopo che le sue ferite sono state medicate alla Chirurgia del Civile.

Quando sul posto arrivano i carabinieri e le due ambulanze del 118 non c’è già più traccia dei tre magrebini. I militari li stanno cercando. Si tratta con ogni probabilità di persone che frequentano abitualmente le strade del Carmine, ravvivate negli ultimi tempi dai locali che si popolano quando fa buio. Con nottate che si concludono, nella quasi totalità dei casi, con l’ultima bevuta al bancone. Per questa volta, anche con qualche traccia di sangue visibile in terra.

Emanuele Galesi
e.galesi@giornaledibrescia.it