Sabato partono i saldi estivi: prevista una spesa di 200 euro per famiglia

I ribassi da domani, 2 luglio, fino al 30 agosto, coinvolti 9mila negozi bresciani. Il primo semestre di quest’anno ha portato numeri pre Covid
SALDI ESTIVI: +18% LA SPESA
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Durante la pandemia l’e-commerce è cresciuto a dismisura, eravamo chiusi in casa e non si poteva fare diversamente. Ora che abbiamo riconquistato la nostra libertà (anche se certamente i numeri del contagio ci invitano alla massima precauzione) è però ampiamente tempo di tornare agli acquisti fisici, se così possiamo dire.

Da domani ci sarà un motivo in più per farlo, partono infatti i saldi, un appuntamento tradizionalmente particolarmente atteso.

Da sabato 2 luglio, appunto, prenderanno il via i ribassi estivi in Lombardia, con oltre 9.000 negozi bresciani del settore retail che saranno impegnati nelle vendite promozionali fino al 30 agosto. Il valore totale dei saldi estivi sarà di oltre 3 miliardi di euro con 15 milioni e mezzo di famiglie italiane che effettueranno acquisti.

La previsione

«Stimiamo - ha detto il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti - un incremento della spesa media per ogni famiglia di 31 euro, passando dai 171 euro del 2021 ai 202 euro del 2022, un aumento del 18%». «Questo periodo estivo - ha aggiunto il presidente - rappresenta una grande occasione di rilancio per il settore dopo che i saldi invernali non sono andati in modo soddisfacente a causa del Covid e delle difficoltà dei mesi successivi legate alla guerra ed all’aumento dei costi dell’energia, dei prodotti e dei trasporti».

Nonostante l’aumento dell’inflazione stia pesando molto sulle imprese, in particolar modo per le spese legate all’energia (+27,5% rispetto a maggio 2021) ed i trasporti (+11%), le attività bresciane, prosegue Massoletti, non stanno facendo ricadere l’aumento sui clienti: «È doveroso sottolineare come i micro e piccoli imprenditori bresciani del terziario non stiano aumentando i prezzi, grazie ad un supplemento di impegno per compensare l’aumento dei costi; anche coinvolgendo le loro famiglie all’interno delle attività per far fronte alla mancanza di collaboratori».

Un ritorno verso il pre Covid

«Sul fronte imprese del settore moda - afferma Barbara Quaresmini, presidente Confesercenti della Lombardia orientale - il primo semestre 2022 ha segnato, tra luci e ombre, un incoraggiante ritorno verso risultati nelle vendite comunque più vicini a quelli registrati nel periodo pre-Covid. La ripresa delle cerimonie, la riduzione dello smart working e una ritrovata nomalità nella socialità hanno avuto un ruolo importante. Restano tuttavia evidenti difficoltà legate alla crisi ucraina e alle conseguenti criticità sul fronte gestionale, con esplosione dei costi fissi e marginalità sempre più compresse. Proprio per questi motivi i saldi rappresentano per le imprese una preziosa opportunità per ricevere una boccata d’ossigeno, offrendo nel contempo ai consumatori importanti occasioni acquisto».

Ed è proprio sul fronte consumatori che si registrano forti aspettative. La crescente spinta inflazionistica legata alla guerra ucraina ha introdotto, infatti, cambiamenti nei consumi e ha generato una sempre maggiore attenzione al rapporto qualità prezzo.

Quanto durano i saldi

«Avremo - riferisce la presidente Fismo Confesercenti, Francesca Guzzardi - sconti medi dal 20% al 30%, mentre di norma il costo sul cartellino si abbassa con l’avanzare delle settimane. I saldi avranno una durata di 60 giorni. Protagonista di questo lungo periodo sarà specialmente il capoluogo con i tanti negozi storici e i piccoli esercizi di vicinato, che, con i prezzi scontati, offriranno una particolare qualità e cura del servizio; un aspetto che assume ancora più valore nella concitata corsa agli sconti che sta per partire».

L’appuntamento con i saldi estivi «quest’anno coglie le famiglie in una situazione di forte difficoltà» e le prime stime effettuate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori rivelano che «secondo le intenzioni il 37,4% delle famiglie è propenso ad acquistare a saldo». A pesare sono «la crisi e l’incertezza determinate dall’attuale situazione, che ha compromesso il potere di acquisto di molti cittadini».

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