Sabato 26 torna la Colletta alimentare: la povertà cresce sempre di più

In 220 supermercati di Brescia e provincia la raccolta di cibo per i bisognosi
TORNA LA COLLETTA ALIMENTARE
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Solo nel Bresciano sono 18mila le persone assistite quotidianamente dal Banco alimentare. Il 50% dei generi che servono per sostentarle è recuperato dalla filiera alimentare e un altro 32% tramite i bandi di Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Comunità europea. Un altro 12% lo fa la Colletta alimentare: quella che di primo acchito potrebbe sembrare una percentuale irrisoria vale in realtà molto. Basti pensare che a Brescia e provincia nel 2021 sono state raccolte 184 tonnellate di cibo, poi distribuito nel corso dell’anno ai bisognosi. Sabato sarà nuovamente possibile compiere un gesto concreto: anche a Brescia torna la Colletta alimentare.

L’iniziativa, di carattere nazionale, è proposta dalla Fondazione Banco alimentare onlus in collaborazione con l’Esercito italiano, le associazioni nazionali degli alpini e dei bersaglieri, la Federazione nazionale italiana società San Vincenzo De Paoli, la cdo Opere sociali e il Lions club international nell’ambito della ventiseiesima Giornata nazionale della Colletta alimentare.

A Brescia e provincia saranno oltre 220 i supermercati coinvolti e ben 2.500 i volontari attivi nella raccolta, che durerà per tutta la giornata. Si potranno donare generi non deperibili come carne, tonno e verdure in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio e alimenti per l’infanzia, che andranno consegnati all’uscita dal supermercato ai volontari con la pettorina arancione.

«A causa delle crisi che viviamo la povertà è in forte aumento - spiega il vicepresidente del Banco alimentare della Lombardia Nino Sciortino -: dall’inizio dell’anno sono state 85 mila in più le richieste ricevute a fronte di una flessione del 15% delle eccedenze recuperate». Nell’intera penisola ammonta a un milione e 750 mila il numero di persone alle quali il Banco alimentare tende la mano.

Famiglie che si vedono costrette a decidere se spendere il proprio denaro per il cibo da mettere in tavola oppure per pagare le bollette. «La colletta che si terrà sabato arriva in un anno segnato dalla guerra che, come ha ricordato Papa Francesco, genera povertà - afferma monsignor Marco Alba, consigliere della Diocesi di Brescia -. Donando si compie un gesto che è insieme amore, carità, tenerezza e attenzione gratuite».

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