Rugby. Vukovic a metà tra due maglie

CALVISANO
Il Cammi Calvisano era Top 10 (ora è serie A), è una squadra femminile di rugby a 7, ma è anche Under 18. E un Under 18 di tutto rispetto: tra i primi in classifica, i ragazzini allenati da Gianfranco Ermolli hanno mostrato di essere una squadra completa e ben organizzata in ogni reparto. «È davvero un bel gruppo di giovani - dichiara l'accompagnatore Maurizio Terraroli - sono ragazzi molto motivati e affiatati». E questo nel rugby è importante, perché se non c'è una squadra vera, come si fa a giocare quello che da molti è considerato lo sport di squadra per eccellenza? «Lo spirito con cui si scende in campo è fondamentale - continua Terraroli - non bisogna lavorare da solisti, ma tutti insieme».
Di giovani promettenti nel Cammi Under 18 ce ne sono parecchi. Quello che balza subito all'occhio è Giovanni Maistri il quale, con la maglia azzurra, sta partecipando al Sei Nazioni di categoria. Ma di nazionali ce ne sono altri. Tra i baby gialloneri infatti c'è anche Marko Vukovic, l'unico maggiorenne in squadra (18 anni meno di due mesi fa) convocato dalla nazionale serba per partecipare al Fira, torneo per Under 18 che raccoglie 24 squadre divise in 3 gruppi da 8.
Marko si allenerà con i nuovi compagni tra il 17 a il 21 marzo, poi dal 26 marzo al 4 aprile giocherà. «Sono molto contento di poter vestire la maglia della nazionale - dichiara Vukovic - spero di fare una bella esperienza e di migliorare nel gioco, oltre che divertirmi». Per ora c'è la nazionale serba, ma questo non vuol dire che, in un futuro, Marko non possa giocare in quella italiana; la scelta dovrà farla quando dagli Juniores passerà fra i Seniores, cioè dopo l'Under 20. E allora, se si dovesse presentare l'occasione di vestire la maglia azzurra, quale sceglierebbe? «Sarà difficile decidere se giocare per la nazione in cui sono nato, o per quella nella quale vivo da 11 anni».
Marko infatti è italiano di cittadinanza e di fatto; ha iniziato a giocare a rugby a 14 anni, poi la passione per la palla ovale è andata avanti: «Ho cominciato con la scuola - spiega - poi ho continuato». Ha iniziato proprio con i gialloneri a Calvisano, dove le sue doti non sono passate inosservate: finché le accademie giovanili erano affidate ai club, lui era membro di quella con sede nella cittadina bresciana, mentre oggi fa parte della selezione regionale della Lombardia. Con i gialloneri in Under 17 ha vinto due campionati e l'idea di cambiare squadra non gli ha mai sfiorato la mente; gioca in seconda o terza linea, il suo metro e 85 e gli oltre 90 chili di peso rendono chiaro uno dei motivi principali per cui il ragazzo giochi in mischia.
Diana Pedroni
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