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Brescia e Hinterland

INTERVISTE ALLO SPECCHIO

Roberta Sisti: «Biblioteche in rete, verso il futuro col digitale»

Elisabetta Nicoli

Brescia e Hinterland
10 set 2023, 12:00
L’interno della biblioteca Queriniana di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

L’interno della biblioteca Queriniana di Brescia - © www.giornaledibrescia.it

Questa intervista è parte del progetto «Interviste allo specchio», condiviso con L’Eco di Bergamo e nato in occasione del 2023, l’anno che vede i due capoluoghi uniti come Capitale della Cultura 2023. Ogni domenica i due quotidiani propongono l’intervista a due personaggi autorevoli del mondo culturale (nell’accezione più ampia), uno bresciano e uno bergamasco, realizzate da giornalisti delle due testate. Di seguito trovate l’intervista al personaggio bresciano. Per scoprire il contenuto dell’intervista all’omologo bergamasco invece, vi rinviamo a L'Eco di Bergamo (in calce all’intervista trovate il link diretto alla pagina dedicata del quotidiano orobico).
 

Conta 35 anni il modello bresciano di gestione coordinata del servizio bibliotecario che, valorizzando risorse e peculiarità locali, opera in rete con ruolo da protagonista nella promozione culturale. Abbiamo intervistato la consulente alla Cultura della Provincia Roberta Sisti.

Come si è sviluppato il modello bresciano nel tempo? 

Dal 1988 la Provincia di Brescia garantisce l’infrastruttura di riferimento a sostegno dei Sistemi bibliotecari e delle biblioteche del territorio, formalizzata nel 2012 con l’istituzione della Rete Bibliotecaria Bresciana (Rbb), a cui aderiscono tutti gli otto Sistemi bibliotecari bresciani, compreso il Sistema bibliotecario urbano di Brescia con la biblioteca storica di conservazione Queriniana. Alla Rete afferiscono praticamente tutti i Comuni della provincia e partecipano oltre 300 biblioteche, comprese le biblioteche di titolarità non comunale, delle scuole e dei due Istituti di pena. La Provincia, con il suo Ufficio biblioteche gestito dalla dott.ssa Marina Menni, si è affermata nel tempo come strumento di coordinamento territoriale, gestendo quotidianamente la Rbbc, le cui scelte programmatiche rispondono al principio della progettualità condivisa. I Sistemi bibliotecari garantiscono in autonomia le attività locali. La Provincia gestisce i servizi essenziali e contribuisce con un investimento che nel 2022 ha superato il milione di euro, oltre ai costi del personale dedicato.

Come si sono evoluti nel tempo i servizi? 

Sempre più è stato facilitato l’accesso dei cittadini ai tanti patrimoni che promuoviamo (i libri, il multimedia, le risorse digitali e così via). Il primo punto di accesso è il nostro portale («homepage») Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, che ha un notevole successo, contando più di dieci milioni di pagine visitate all’anno. Almeno un quarto dei libri prestati da ogni biblioteca viene da qualche altra biblioteca della Rbbc. La comunicazione on line coinvolge la parte di lettori più «social» in gare di lettura, concorsi e condivisioni di contenuti. Tutto questo richiede professionalità nuove e sempre più la progettazione dei servizi si basa sull’attenta analisi dei dati. Nel campo delle nuove tecnologie, la rete bresciana è un punto di riferimento a livello lombardo e nazionale.

Quale ruolo ha la strumentazione digitale ai fini della conservazione e della fruizione?

Possiamo contare diverse sperimentazioni, poi diventate elementi strutturali del servizio, di digitalizzazione di immagini d'epoca delle comunità del territorio; inoltre la Rbb è stata la prima a sperimentare con Regione Lombardia la Biblioteca Digitale Lombarda (Bdl). Negli anni più recenti si sono messi in atto importantissimi interventi di digitalizzazione su testi antichi e di pregio, soprattutto da parte della biblioteca Queriniana. Sul fronte del prestito digitale, la rete bresciana è stata tra le prime ad attivare la piattaforma MediaLibrary On Line, che è ormai la piattaforma nazionale di prestito di ebook.

Quali aperture a nuovi lettori si sono messe a consuntivo e in preventivo?

Tradizionalmente la biblioteca di pubblica lettura dedica molte attività alle fasce più giovani della popolazione, per favorire la consuetudine alla lettura e alla conoscenza. Per i giovani è fondamentale mettere a disposizione materiali diversi oltre il libro tradizionale. Sia per l’utenza abituale che per quella ancora da intercettare, è indispensabile garantire presidi culturali e sociali accoglienti, e su questo c’è ancora molto da fare. La Rbb ha moltissimi lettori adulti fedeli e le nuove tecnologie, rappresentate nel nostro ambito da Mlol, favoriscono la diffusione del digitale anche tra le persone più mature.  

Qui il link per leggere l'intervista sull'Eco di Bergamo

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