Rito delle Ceneri, la messa del vescovo su Teletutto

Stasera alle 20.30 la diretta dal duomo chiuso ai fedeli per il coronavirus
La messa del vescovo avverrà a porte chiuse
La messa del vescovo avverrà a porte chiuse
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Oggi inizia la Quaresima e, per via del coronavirus, la messa dovrà avvenire a porte chiuse. I sacerdoti, tuttavia, la celebreranno per tutti. «Il mercoledì delle ceneri - spiega il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada nella lettera aperta ai fedeli che ha diffuso lunedì - è un giorno molto caro alla nostra tradizione: giorno di preghiera e digiuno, viviamolo così anche nelle nostre case».

Questa sera alle 20.30 nella cattedrale il vescovo celebrerà l’Eucaristia che inaugura la Quaresima senza la presenza del popolo. La si potrà seguire in diretta televisiva su Teletutto e in diretta radiofonica su Radio Voce.

Questa settimana è previsto anche un altro evento molto importante: l’apertura del Giubileo straordinario delle Croci venerdì alle 20.30 in duomo vecchio. «Purtroppo - prosegue mons. Pierantonio Tremolada - anche questo momento che abbiamo così atteso e preparato non potrà essere condiviso direttamente dalle persone. Lo si potrà tuttavia seguire, in reciproca comunione e con intensità di fede, di nuovo attraverso le radio e le televisioni».

Confermata poi la diretta su Teletutto e Radio Voce anche della celebrazione eucaristica prefestiva di sabato alle 18.30 e quella di domenica alle 10, quest’ultima presieduta dal vescovo Tremolada, che nella lettera ai fedeli precisa: «Non avendo altra possibilità esorto tutti a partecipare in questo modo alla messa della prima domenica di Quaresima, dispensando dal precetto festivo».

Per quanto riguarda le chiese il vescovo si raccomanda che restino aperte per la preghiera individuale ed esorta i sacerdoti a celebrare ogni giorno l’Eucarestia da soli, facendola precedere dal suono delle campane. Laddove è possibile mons. Tremolada raccomanda ai fedeli il collegamento via radio. Stretta anche su matrimoni e funerali che devono avvenire con un concorso minimo di persone. Per il sacramento della Penitenza «mi affido alla sapienza dei sacerdoti: se i confessionali non garantiscono una condizione adeguata, ci si sposti in ambienti più idonei».

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