Rissa tra detenuti in carcere, pugno in faccia a un agente

Rissa tra detenuti, gesti di autolesionismo tra i detenuti e contusioni per un agente: la situazione a Canton Mombello resta critica
Il carcere di Canton Mombello © www.giornaledibrescia.it
Il carcere di Canton Mombello © www.giornaledibrescia.it
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Un agente di Polizia penitenziaria è stato colpito con un pugno in faccia durante una rissa tra detenuti nel carcere di Canton Mombello. Nello stesso carcere nel pomeriggio due detenuti sono stati trasportati in ospedale dopo che hanno tentato gesti di autolesionismo

«La direzione ha disposto la chiusura di tutte le camere detentive al fine di assicurare l'ordine e la sicurezza dell'Istituto penitenziario, ma anche al fine di dare un forte segnale ai detenuti facinorosi ed insofferenti al regime penitenziario», spiega in una nota il sindacato di funzione pubblica Cgil. 

«In considerazione della chiusura delle celle diversi detenuti hanno inscenato una forma di protesta rifiutandosi di recarsi in cella dal cortile passeggi. La situazione abbastanza tesa e delicata ha portato la Direzione all'utilizzo precauzionale dei mezzi di coercizione fisica come caschi, scudi e manganelli in dotazione alla Polizia Penitenziaria. Fortunatamente non si sono registrati altri eventi critici e sembrerebbe che la situazione sia ritornata nella relativa calma», si legge in una nota. 

«La Fp Cgil, preoccupata dagli avvenimenti, anche cruenti, degli ultimi giorni e preso atto della grande preoccupazione ed esasperazione da parte del personale di Polizia Penitenziaria, chiede a gran voce che l'Amministrazione Penitenziaria locale e regionale si faccia carico dei comportamenti di taluni detenuti che minano letteralmente la sicurezza dell'intero Istituto penitenziario, ma anche la stessa incolumità personale dei poliziotti penitenziari adottando seri provvedimenti disciplinari e s'è il caso disponendo il trasferimento ad altri Istituti».

Soltanto una decina di giorni fa, si erano registrati episodi di autolesionismo. I sindacati lanciano l'allarme, sostenendo che il presonale in servizio non sia più sufficiente per garantire la sorveglianza e il rispetto dei diritti dei detenuti.

 

 

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