Rifiuti, nelle case si produce di meno e si ricicla di più

Nel 2017 i rifiuti urbani dei bresciani sono calati del 3,9%, la raccolta differenziata è invece salita del 6,8%
RIFIUTI: MENO RIFIUTI, PIU' DIFFERENZIATA
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I bresciani producono sempre meno rifiuti urbani, mentre aumenta ancora la raccolta differenziata. Nel 2017 hanno conquistato la maglia rosa in Lombardia, primi per diminuzione degli scarti casalinghi (-3,9%) e crescita del materiale riciclato (+6,8%).

Un quadro positivo, che rispecchia quello regionale: i rifiuti solidi urbani sono scesi dell’1,6% rispetto al 2016 (siamo a 4,6 milioni di tonnellate), quelli recuperati sono saliti del 2,1% (in tutto 3,26 milioni di tonnellate, il 69,7%). Il tutto a fronte di un aumento di popolazione. La Lombardia produce pro capite 466,7 chili di urbani contro i 489,2 della media nazionale (503 nelle regioni del nord). Brescia è terza in Lombardia per produzione pro capite (504 chili), dietro Mantova (507) e Pavia (505).

 

 

La situazione bresciana è un po’ diversa per quanto riguarda i rifiuti speciali, quelli prodotti dalle imprese. La nostra provincia (dati del 2016 sul 2015) registra un lieve aumento e supera quota 4 milioni di tonnellate: quasi un quarto delle scorie prodotte in tutta la Lombardia.

Le componenti maggiori della raccolta differenziata in Lombardia sono l’umido (22,6%), la carta e il cartone (16,4), il verde (13,4), il vetro (9,7) e la plastica (6,1).

«Nella gestione dei rifiuti siamo un punto di riferimento, non solo nazionale», ha commentato ieri l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo presentando a Milano i dati forniti dall’Osservatorio dell’Arpa.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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