Richiedei, al direttore Asl oltre 7mila firme
Nessun segnale dalla Regione, nonostante l’incontro dei vertici di Fondazione Richiedei di Gussago e Palazzolo con la dirigenza dell’assessorato alla Sanità. Per questo, per evitare di concludere l’estate con amare sorprese, Cgil, Cisl e Uil sono scesi in campo con un presidio davanti alla sede dell'Asl di Brescia. L’obiettivo è fare ancora fronte comune per salvaguardare una struttura d’eccellenza che ha 400 occupati e fornisce servizi a un bacino di 200 mila persone.
Parlano all’unisono i sindacati, attraverso i propri rappresentanti della Funzione pubblica: «Dopo la convocazione dal prefetto in maggio, ci aspettavamo risposte concrete e l’apertura di un tavolo di confronto, ma la Regione continua a tacere». Ad alzare il livello di allarme è stata la recente dichiarazione del presidente della Fondazione Richiedei che ha ricordato come «il tempo sia scaduto e da settembre non sarà più possibile pagare gli stipendi».
«Richiamiamo i soggetti interessati ad assumersi le responsabilità necessarie - hanno ribadito Donatella Cagno e Stefano Ronchi (Cgil) con Diego Zorzi (Cisl) e Andrea Riccò (Uil) -: non accetteremo operazioni che mettano in pericolo anche un solo posto di lavoro». I sindacati, prima di consegnare le oltre 7mila firme raccolte al direttore generale dell’Asl, hanno tratteggiato la situazione: «Negli ultimi quattro anni, il deficit della Fondazione è stato ridotto da 30 a 23 milioni e i lavoratori hanno contribuito con pesanti sacrifici, come il taglio della produttività per circa 500mila euro». L’Asl, in una nota, sottolinea «la rilevanza della Fondazione Richiedei nell’ambito della rete sanitaria e socio sanitaria e ritiene che debba essere messa in atto ogni possibile azione per continuare a garantirne il funzionamento».
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