Riassetto Edison, via libera di A2A

Il consiglio di sorveglianza approva l'accordo con Edf. Resta l'incognita dell'Opa
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Con il voto positivo del consiglio di Sorveglianza, giunto ieri mattina, A2A ha dato il via libera definitivo al progetto di riassetto di Edison condiviso con i francesi di Edf. Oggi tocca al consiglio di amministrazione di Iren e a quello di Delmi, la holding che raggruppa i soci italiani di Foro Buonaparte.

La Sorveglianza di A2A ha approvato anche la proroga al 30 novembre della scadenza del patto parasociale di Edison, in attesa delle decisioni della Consob. Già, perché dopo la scontata approvazione di A2A, Delmi e Iren, spetterà alla Commissione nazionale per le società e la Borsa dire l’ultima parola sull’accordo di giovedì scorso. Il nodo è il prezzo dell’Opa che Edf dovrà lanciare sulle quote di minoranza di Edison (il 20% del capitale).

I francesi hanno chiesto di considerare come prezzo dell’Opa la media dell’ultimo anno in Borsa (pari a circa 0,84 euro per azione). Senza alcun premio aggiuntivo. Questo significa che potrebbero restare a bocca asciutta non solo la Tassara di Zaleski (che possiede il 10% di Edison), ma anche tanti piccoli azionisti. La Consob sarà chiamata a valutare le istanze delle minoranze, che lamentano una svendita dei loro diritti dietro il patto tra A2A ed Edf.

La situazione resta quindi ancora fluida. Tanto che il vicepresidente del consiglio di Sorveglianza di A2A, Rosario Bifulco, ha spiegato che se la Consob imporrà il pagamento di un premio per i soci di minoranza, «sarà probabilmente necessario rinegoziare l’intesa». Ma, secondo indiscrezioni, difficilmente l’accordo potrebbe completamente saltare, perché sia Edf sia A2A sono d’accordo sui punti fondamentali. Tanto che i Comuni azionisti stanno già pensando al futuro.

Vanno in questa direzione le dichiarazioni rilasciate ieri da Bruno Tabacci, assessore al Bilancio di Palazzo Marino. «In questi anni - ha detto Tabacci - la gestione di A2A non ha portato a una crescita di valore: ora servono un capoazienda capace e una governance che funzioni». Insomma, archiviata Edison, per A2A si aprono nuove e forse più complesse partite.
 

Guido Lombardi

 

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