Rezzato, intossicazione da monossido per un neonato

Era nell’appartamento con la mamma e la sorellina di 2 anni, pure condotta al Civile
Un caposquadra dei Vigili del fuoco rileva la presenza di monossido (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Un caposquadra dei Vigili del fuoco rileva la presenza di monossido (archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Tre mesi soltanto. E un improvviso malessere con vomito, all’apparenza inspiegabile per un bebé in salute. É quello che nel pomeriggio di ieri, verso le 16.30, ha fatto scattare l’allarme in un appartamento al piano terra di una palazzina di via De Gasperi, a Rezzato, nel quale risiede una famiglia di origini marocchine, composta oltre che dal piccolo e dai due genitori anche dalla sorellina di 2 anni.

Sono stati i rilevatori di cui sono muniti gli operatori del 118 che, ravvisando un tasso di monossido superiore alla soglia prefissata, si sono attivati, indirizzando subito il personale sanitario verso l’ipotesi di un’intossicazione da monossido di carbonio.

Immediata la corsa al Pronto soccorso pediatrico del Civile per il piccolo, accompagnato dalla mamma, che non è chiaro se abbia a sua volta accusato sintomi o meno: le prime analisi hanno confermato che il neonato aveva inspirato un’elevata concentrazione dal gas sinistramente noto come «killer silenzioso», di suo inodore e anche per questo in molti casi scoperto quando è ormai tardi.

In casa con il papà, da poco rincasato dal lavoro, è rimasta la sorellina, che appariva in buone condizioni, ma che i medici del Civile hanno comunque chiesto venisse condotta in ospedale per scongiurare ogni rischio.

É spettato ai Vigili del Fuoco, intervenuti dal Comando di Brescia, effettuare una prima ricognizione per accertare quale potesse essere la causa delle esalazioni di monossido, confermate dalle rilevazioni. Non sarebbe stato possibile tuttavia effettuare accertamenti più puntuali sugli impianti che solitamente possono diffondere monossido, vale a dire caldaia e piano cottura, ragione per la quale, contattata la società fornitrice, è stato sigillato l’impianto del gas. Al proprietario dell’immobile l’incarico di provvedere alla verifica dell’impianto medesimo e alla relativa certificazione. Grande l’apprensione per l’accaduto tra i residenti di via De Gasperi, dove sono peraltro giunti anche Carabinieri e Polizia Locale rezzatesi. Non si conoscono le condizioni del piccolo. Che a soli tre mesi, sia pur inconsapevolmente, ha concorso a salvare tutta la sua famiglia.

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