«Restiamo Umani», in duemila in marcia a Brescia
Circa duemila persone hanno partecipato alla quinta edizione di Restiamo umani, la manifestazione organizzata da una settantina di associazioni e onlus impegnate nell'accoglienza dei migranti. Il corteo colorato e pacifico, con in testa 18 sindaci con fascia tricolore e l'assessore provinciale Antonio Bazzani in rappresentanza della Provincia di Brescia, è partito da largo Formentone, ha attraversato via San Faustino fino in via Tartaglia, corso Garibaldi, per concludere la marcia in piazza Vittoria.
La manifestazione, organizzata per promuovere solidarietà e accoglienza e chiedere al governo l'abolizione dei decreti Sicurezza varati dal primo governo Conte e la riproposizione del sistema degli Sprar, l'accoglienza diffusa nei comuni, è stata anche l'occasione per solidarizzare con il popolo Curdo, attaccato due giorni fa dalla Turchia di Erdogan.
La marcia si è aperta con le parole pronunciate da Sylvie Huguette Tchamou, profuga camerunense di 32 anni, ospite nel Bresciano da due anni e mezzo. Ha difeso le donne, raccontato la sua esperienza il Libia e l'arrivo a Lampedusa via mare. «Ho fatto un anno di prigione prima di riuscire a scappare e arrivare in Italia. Quando sono partita - ha detto - non pensavo fosse così difficile e pericoloso».
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