Regolarizzazione immigrati: la Prefettura «allenta» i criteri

Soddisfatta a metà l'associazione Diritti per tutti: «Ci sono voluti manifestazioni, arresti, denunce, espulsioni»
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La Prefettura ha allargato i criteri di accettazione delle domande di regolarizzazione con la Sanatoria 2012. È soddisfatta, ma solo a metà l’associazione Diritti per tutti. Soddisfatta perché sono state accolte le richieste dei migranti; a metà perché ci sono voluti «manifestazioni, arresti, denunce, espulsioni», ricorda Manlio Vicini, legale dell’associazione.

Senza la «primavera dei migranti» di marzo - così viene definita l’ondata di proteste di piazza, anche con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine - quella che viene chiamata «anomalia bresciana» sarebbe rimasta, afferma l’associazione.

Cinquemila erano state le domande di regolarizzazione presentate a Brescia nel 2012; il 70% è stato respinto, contro una media nazionale del 30%. Era seguita una valanga di ricorsi, che ha intasato il Tar. «A Brescia - afferma Diritti per tutti - l’interpretazione della legge è stata punitiva verso i migranti».

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