Regionali, Tironi (Fi): «Sanità al primo posto, va rafforzata la medicina sul territorio»

Nella legislatura passata ha ricoperto il ruolo di vice presidente della Commissione sanità e politiche sociali
Simona Tironi, candidata per Forza Italia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Simona Tironi, candidata per Forza Italia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Simona Tironi, classe 1982, è consigliera regionale uscente, eletta nelle liste di Forza Italia. Nella legislatura passata ha ricoperto il ruolo di vice presidente della Commissione sanità e politiche sociali. Tironi è anche consigliere comunale a Travagliato, dove in passato è stata vice sindaca e assessora alla Cultura e all’istruzione.

Simona Tironi, forzista, bassaiola di Travagliato, scende in campo per la conferma in Regione. Nei cinque anni passati è stata impegnata innanzitutto sui temi della sanità e dei servizi sociali come vicepresidente della specifica Commissione. Anni complicati dalla pandemia.

Tironi, quali sono le azioni che l’hanno vista protagonista e di cui è più orgogliosa?

In questa legislatura mi sono dedicata alle categorie più fragili, dai bambini agli anziani. Come vicepresidente della Commissione sanità e politiche sociali sono stata prima firmataria per le leggi sulla tutela dei minori che frequentano asili nido e micronido, sulla prevenzione e la cura dei disturbi alimentari e sulla legge per la valorizzazione del ruolo del caregiver familiare. Altri importanti progetti hanno riguardato la neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, per cui sono stati previsti importanti risorse e interventi su misura. Cito anche l’approvazione del piano sul tema dell’autismo e il piano regionale della prevenzione.

Quali sono i problemi della sanità lombarda e cosa serve fare per risolverli?

Mi sto battendo fortemente per arginare diverse criticità, partendo dalla carenza dei medici di medicina generale e degli infermieri, e questo significa rilanciare la medicina generale attraverso la loro centralità nella gestione del paziente cronico. Bisogna mettere in condizione i giovani medici di medicina generale di aprire gli ambulatori in zone carenti con agevolazioni economiche e logistiche. Altra necessità: sviluppare piattaforme informatiche più facili e immediate per facilitare la comunicazione anche con i diversi attori della medicina territoriale; bisogna anche ridurre l carico burocratico con la revisione delle varie procedure.

Per quanto riguarda gli infermieri sono important la rimozione del vincolo di esclusività e il riconoscimento delle competenze. Naturalmente bisogna continuare a sostenere anche tutte le altre professioni sanitarie che sono indispensabili, compresi i tecnici. Altro nervo scoperto è il tema case di riposo, che stanno subendo l’aument dei costi. Il supporto regionale è fondamentale per scongiurare l’aumento delle rette, che graverebbe sulle famiglie: mi impegnerò a creare un tavolo di lavoro per la revisione del finanziamento da parte di Regione, fermo da oltre dieci anni. La grande sfida di questa legislatura sarà poi il funzionamento delle case di comunità.

Quali sono le priorità del territorio bresciano?

Nella sanità il tema è mettere il cittadino al centro, potenziando il sistema di telemedicina, rafforzando il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti, sostenendo il Terzo settore, supportando il mondo delle disabilità con una nuova normativa aggiornata e portando più servizi possibili sempre più vicin ai cittadini e sul territorio. Si deve rilanciare la figura del medico di medicina generale, mettere al centro la presa in carico e la gestione del paziente cronico, potenziando l’assistenza domiciliare, la rete delle cure palliative sul territorio, l’attività dei consultori.

Sanità a parte, su quali argomenti si impegnerà in modo particolare?

Un altro tema su cui voglio concentrarmi è l’agricoltura, Il suo rafforzamento rappresenta il fondamento stesso della salute lombarda, prima ancora che il sistema sanitario. Solo un’agricoltura forte garantisce e realizza obiettivi come cibo sano, semplificazione burocratica, garanzia della redditività delle imprese agricole, digitalizzazione, sovranità alimentare ed energetica attraverso la creazione di nuovi bacini per la raccolta dell’acqua, energie green, corretta attuazione del Pnrr nel rispetto del territorio e delle realtà agricole, primo presidio ambientale.

Come giudica i cinque anni di presidenza Fontana?

Descriverei la presidenza di Attilio Fontana con una semplice parola: coraggio. Quello di una persona che ha raccolto tutte le forze di questa maggioranza per affrontare una burrasca inaspettata, rimanendo al timone della nave che è la nostra Lombardia. È riuscito a portarci fuori da una tempesta inaudita come quella del Covid.

Che risultato elettorale si aspetta per Forza Italia?

Un grande risultato, perché Forza Italia può vantare persone concrete e di qualità, che possono dare una svolta, per una politica nuova, libera e aperta all’ascolto.

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