Regionali, FdI detta l’agenda della Lombardia e avverte: «Saremo centrali in Giunta»

Il sottosegretario Prisco a Brescia insieme ai candidati e a Zarneri per il programma: «Imprese, famiglia e opere sono le priorità»
Da sinistra Diego Zarneri, Emanuele Prisco e Gianpietro Maffoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Diego Zarneri, Emanuele Prisco e Gianpietro Maffoni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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È di fronte alla sfida Fratelli d’Italia, ossia «trasformare» il voto politico in voto amministrativo. Bissare, alla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale della Lombardia, il successo ottenuto alle elezioni nazionali ed entrare nella nuova Giunta («sicuri che il governatore Fontana verrà riconfermato») con un «peso decisivo». Lo sottolinea il coordinatore provinciale, Diego Zarneri, nell’incontro di presentazione del programma per le elezioni del 12 e 13 febbraio, alla presenza del sottosegretario al Ministero dell’interno, Emanuele Prisco, dei candidati bresciani e del senatore Gianpietro Maffoni.

«La Lombardia è la prima economia del Paese, un ecosistema virtuoso di innovazione in tutti i campi industriali e di servizi al cittadino. Fratelli d’Italia - afferma Zarneri - sarà centrale nella nuova Giunta Fontana e centrali saranno i valori e principi che da sempre animano la nostra azione politica. Vogliamo esprimere a diversi livelli il governo del territorio, avere una cinghia corta tra ministeri, assessorati competenti, amministratori locali».

Territorio

Il programma elettorale di FdI per la Lombardia «parla - aggiunge il coordinatore provinciale - di impresa, lavoro e competitività, elementi chiave per la regione». «Fratelli d’Italia ha ottenuto un ottimo risultato anche in questa provincia. Ci proponiamo - dichiara l’on. Prisco - di essere il primo partito anche alle elezioni regionali. La forza di questa regione è il tessuto economico e imprenditoriale. L’attenzione verso le imprese è un pilastro del nostro partito, come si evince dalla legge di bilancio e dai provvedimenti tesi ad attenuare il caro bollette, così come il pacchetto sulla famiglia, un tema fortissimo in una realtà come la vostra con una vocazione comunitaria e solidale».

Quindi sviluppo economico, puntare alla crescita di una Lombardia «che ha tutto», ma le cui eccellenze vanno adeguatamente valorizzate. «Riteniamo - prosegue il sottosegretario - di poter raccogliere le migliori energie di un territorio straordinario, in cui è stato fatto molto: si può però sempre migliorare e vogliamo fare un ulteriore salto di qualità».

Obiettivi

Nei punti salienti del programma entrano i nove candidati bresciani (tutti presenti tranne Barbara Mazzali, consigliere in carica al Pirellone): Giommaria Bonazzi, Carlo Bravo, Giorgio Bontempi, Paolo Inselvini, Diego Invernici, Laura Magli, Silvia Razzi, Emma Soncini, Mariateresa Vivaldini.

Primari i temi della famiglia, per la quale è proposta l’istituzione di un assessorato ad hoc, assieme ad asili nido gratuiti ed erogazione di bonus per ogni nuovo nato; del diritto alla casa, della salute («promuovere tra l’altro la figura del medico di base ed andare verso il superamento del test d’ingresso alla facoltà di Medicina»), di ambiente e agricoltura («preservare le eccellenze agroalimentari made in Italy e made in Brescia»), della scuola («sviluppo degli Its Academy, parità scolastica e libertà di scelta»).

«Semplificazione, innovazione e formazione» è il claim per l’impresa, accanto a garanzia dell’accesso al credito per le pmi, digitalizzazione e favorire con il lavoro «l’indipendenza dal reddito di cittadinanza». Per i giovani, che sono «il presente e il futuro della Lombardia», il partito di Giorgia Meloni intende rendere gratuito l’accesso alle principali fiere lombarde ed incentivare l’imprenditoria degli under 35.

Molto sentito anche il tema del turismo, con l’obiettivo di promuovere i percorsi turistici di prossimità, valorizzare i piccoli borghi e cogliere la «grande occasione delle Olimpiadi invernali 2026 sviluppando Milano-Cortina come volano per il marketing territoriale». Strettamente connesso il tema infrastrutture: oltre ad incrementare l’offerta ferroviaria, FdI vuole inserire il D’Annunzio di Montichiari nel sistema aeroportuale lombardo. La «chiamata» va anche al mondo venatorio (rappresentato ieri da Bravo), per la «salvaguardia di una tradizione delle nostre montagne, che va rispettata».

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