Recinzioni cieche illegali, i residenti le sostituiscono

Una decina di cittadini hanno dovuto rimediare perché in contrasto con il Pgt
Non a norma. Una pannellatura cieca del tipo di quella rimossa
Non a norma. Una pannellatura cieca del tipo di quella rimossa
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Sono una decina i cittadini che hanno dovuto modificare o sostituire le recinzioni esterne delle loro abitazioni formate da pannellature cieche (che impedivano totalmente la visibilità dell’interno), perché in contrasto con il regolamento contenuto nel Pgt locale. Una questione che ha richiesto una modifica al regolamento, approvata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di alcuni giorni fa, per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

«Tutto è nato da numerose istanze pervenute da parte di alcuni cittadini - precisa l'assessore all’urbanistica Matteo Capra - i quali richiedevano la possibilità di delimitare gli spazi scoperti di pertinenza delle proprietà costruite mediante recinzioni costituite da queste "pannellature" cieche, in sostituzione di quelle standard o di siepi a vivo. L’amministrazione riconosce l’esigenza di sviluppare soluzioni alternative che permettano di garantire in egual misura la privacy del singolo cittadino, che non devono però comportare eccessive limitazioni visive da e verso l’esterno, sempre nel rispetto delle linee guida di carattere generale».

Quindi i nuovi parametri - che vanno incontro anche a nuovi stili architettonici e tecnologie - prevedono che pur nell’uso di questi pannelli pieni, che solitamente sono in lamiera, vi siano delle percentuali di foratura pari al 40%, permettendo quindi una parziale visione dell’interno, con un’altezza massima contenuta che non deve superare un metro e 40 centimetri, compreso lo zoccolo pieno in muratura. Le recinzioni devono essere prive di scritte o simboli di qualsiasi natura, salvo l’apposizione della numerazione civica, targa dell’amministratore del condominio o quella riportante la denominazione del condominio stesso. Inoltre le nuove recinzioni non devono ostacolare la visibilità o pregiudicare la sicurezza della circolazione. In corrispondenza degli incroci tra due strade pubbliche o private devono essere previsti smussi di lunghezza minima di 3 metri. Diverso discorso per le recinzioni nella zona storica, dove modifiche a recinzioni sono soggette al parere vincolante della Commissione del Paesaggio Comunale.

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