Rave notturno con centinaia di giovani tra Serle e Botticino

Sul posto diverse pattuglie per garantire l’ordine e permettere il defluire lungo la strada dei giovani
Il presidio delle forze dell'ordine al rave party
Il presidio delle forze dell'ordine al rave party
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Si sono dati appuntamento da tutto il nord Italia, qualcuno pare sia giunto anche da oltre confine, richiamati con tutta probabilità da un tam tam tra telefoni e chat che, senza chiedere autorizzazioni, poi si è tramutato in suoni monotoni e ripetitivi rilasciati nell’aria a decibel ben oltre il consentito.

Sembra ci fossero almeno 600 giovanissimi italiani e non, diversi anche minorenne, al rave party svoltosi dalla tarda serata di sabato fino al pomeriggio di ieri, in una zona boschiva di confine tra Botticino e Serle. La segnalazione alle forze dell’ordine è scattata attorno alle 3 di domenica, inoltrata dai cittadini che sentivano la musica ad alto volume provenire dall’area conosciuta con il nome di Prada, meta ambita per pic nic e momenti di tranquillità, ma che, nella fattispecie, era stata scelta per una festa musicale.

In prossimità del luogo, compreso quanto stesse accadendo, si sono quindi portate Polizia, Carabinieri, con compagnie provenienti da più comuni della Provincia, Guardia di Finanza e Digos, e per ore hanno presidiato l’accesso allo sterrato che, dalla strada principale che collega le frazioni di San Gallo e Castello, conduce proprio in Prada, scongiurando che la situazione degenerasse e procedendo alla segnalazione dei veicoli.

Benché circolassero alcool e sostanze stupefacenti, non risulta che, all’interno del raduno, si siano registrate situazioni gravi di tensione, o risse. «Va fatto un enorme plauso alle forze dell’ordine – concordano i sindaci di Botticino e Serle, Gianbattista Quecchia e Giovita Sorsoli giunti in loco, così come i volontari di Protezione Civile dei due comuni – perché hanno hanno affrontato e gestito in modo impeccabile una situazione delicata, pesante e potenzialmente pericolosa.

In passato erano già state segnalate 3-4 iniziative analoghe, ma mai in questi dimensioni e numeri. C’è un enorme rammarico se si pensa al male che si fanno questi giovanissimi». Se, come detto, all’interno del raduno non autorizzato non vi sarebbero stati incidenti, qualche effetto collaterale lo si è avuto, invece, fuori, con una certa apprensione tra la gente del posto. 

Oltre alla segnalata presenza, per strada, di ragazzi appiedati in stato confusionale, e il soccorso portato a una ventenne per intossicazione, paura si è avuta quando soggetti maggiorenni, visibilmente alterati, e poi identificati dalle forze dell’ordine, prima hanno aggredito un uomo che li aveva aiutati poiché bloccati con l’auto, quindi con quest'ultima, forse in preda ad uno stato confusionale, si sono schiantati contro un veicolo parcheggiato in prossimità del cimitero della frazione Castello.

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