Quasi 20mila ingressi ai musei nelle feste: un visitatore su tre da fuori Brescia

Cresce l’apprezzamento per l’apertura gratuita ai bresciani. In aumento anche i biglietti del 2022
ANNO POSITIVO PER BRESCIA MUSEI
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Sono stati 1.633 i visitatori che nel pomeriggio di Natale hanno varcato i portoni della pinacoteca Tosio Martinengo (330 persone) e delle mostre al museo di Santa Giulia (1.303) aperte gratuitamente per la giornata festiva.

Quasi ventimila, per la precisione 19.214, gli ingressi registrati tra lunedì 26 dicembre e lunedì 2 gennaio: di questi, 12.556 sono riferiti a cittadini nati o residenti a Brescia, che hanno approfittato dell’ingresso gratuito, mentre 6.658 visitatori, ovvero quasi uno su tre, hanno pagato il biglietto intero. A questi si aggiungono i visitatori paganti alle mostre dedicate all’artista russa dissidente Victoria Lomasko (1.847) e al «maestro della cancellatura» Emilio Isgrò.

Dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 5 gennaio il Museo di Santa Giulia ha inoltre ospitato circa 40 bambini che hanno partecipato ai «camp» organizzati dai servizi educativi dei Musei.

Numeri in crescita rispetto alle scorse festività, quando nello stesso periodo i visitatori furono 11.500, mentre si registrarono 420 ingressi nel pomeriggio di Natale. Numeri che nella lettura di Fondazione Brescia Musei - che ha stilato un primo bilancio dell’apprezzamento dei musei civici nell’anno passato - sono la «prova concreta della presenza di numerosi turisti in città - si legge in una nota - e di come l’immagine del patrimonio di Brescia, prossima a Capitale italiana della cultura, sia sempre più radicata nella scelta culturale dei visitatori».

Proprio l’orizzonte di Capitale della cultura è quello a cui guarda la Fondazione a cui è affidata la gestione e la promozione del patrimonio museale cittadino, con l’obiettivo di incrementare i numeri degli ingressi ai musei. I dati relativi all’anno appena concluso, infatti, sono in crescita rispetto alle due annate precedenti (sul 2021 l’aumento è dell’83%) fortemente condizionate dal Covid e dai lockdown, ma non hanno ancora raggiunto i numeri del 2019, ultima stagione prima della pandemia.

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Raffrontati a quelli degli anni precedenti i numeri dei visitatori che la Fondazione ha comunicato ieri risultano infatti tutti inferiori a quelli registrati tra il 2017 e il 2019 (con l’eccezione, per il 2017, di quelli riferiti al Museo delle Armi, mentre in quello stesso anno la Pinacoteca era chiusa). Non sono stati ancora diffusi, invece, i dati relativi agli ingressi alle mostre temporanee aperte nel 2022.

L’apprezzamento dei musei da parte dei bresciani durante le feste natalizie è un altro punto sottolineato positivamente da Brescia Musei. «L’edizione 2022 della gratuità di fine anno per i bresciani - aggiunge la nota - è particolarmente significativa non solo per i risultati ottenuti, ma anche e soprattutto perché ha raggiunto l’obiettivo fissato al momento della sua ideazione nel 2019: far tornare i bresciani nei luoghi della cultura della propria città, riferimento imprescindibile per coloro che ne sono i principali stakeholder (soggetti interessati, ndr)».

Questo anche nell’ottica di Capitale della cultura, per la quale - è stato ribadito più volte - tutti i cittadini sono invitati a fare da «ambasciatori» del patrimonio cittadino. I dati 2022 «sottolineano il valore della strategia di Brescia Musei e Comune, che delinea chiare politiche di promozione culturale che traghettino la città verso il futuro».

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