«Quando arrivavano quàter galète»

Un tempo la Santa distribuiva arachidi e mandarini e... storie
Le arachidi. Frutta secca per i bambini di un tempo
Le arachidi. Frutta secca per i bambini di un tempo
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«Santa Lussia la passerà/ co’ la sbürsa del papà/ se ’l papà el ghe l’arà mia/ Santa Lussia la passa mia».

Era la filastrocca dei bambini d’un tempo nemmeno troppo lontano che diceva di povertà diffusa e tale da condizionare la generosità della pur munifica Santa. Non solo: il 13 dicembre scomodava il valore pedagogico là dove si tenevano i bambini col fiato sospeso perché, se non erano stati buoni e bravi, la Lucia Santa portava carbone invece di doni e dolci.

L’attesa per i più piccoli assumeva il sapore dell’ansia: chi sapeva scrivere predisponeva la letterina con la richiesta dei doni, magari dolcemente «guidata» dalla mamma, conscia della poca… abbienza familiare, per cui il piccolo finiva per avanzare modeste pretese. Immancabile il piattino con la farina gialla per l’asinello - chissà perché proprio gialla - avidamente leccata dal somarello celeste. L’attesa, come sempre, più forte della sorpresa mattutina del 13 fatidico, anche perché, nella notte, cantava, instancabile, il campanellino della Santa, un tintinnio delicato come il bacio della mamma nel coricare il bambino a letto, non senza un’invocazione fervorosa, mani giunte, occhi al cielo e sospiro colmo di speranza.

E i doni? Eh, anche la Santa risentiva dei tempi magri: accanto alle quàter galète e ’n portogàl, una manciata di caramelline in frusciante carta, la bambolina per le femminucce, una trottola, a volte «fatta in casa» per il piccolo, così come, un fucilino di legno od un accenno di trenino di latta composto della sola locomotiva. Cavalluccio a dondolo, bambole giganti, macchinine a pedali riservate alle case dove il benessere aveva placida dimora. Un mondo scomparso e con esso anche la poesia d’un giorno amorevole, colmo d’infantile, ingenua gratitudine per una Santa ed il suo asinello in giro per il cielo stellato.

E a proposito di Amarcord, una nostra lettrice ci ha fatto ricordare dei racconti di Elisabetta Pierallini, dedicati alla Santa, pubblicati dal nostro quotidiano. Qui ve li proponiamo per leggerli con i vostri bimbi

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