Qualità della vita in Italia, Brescia è 15esima in classifica

Pubblicata oggi la classifica firmata dal Sole 24 Ore. Rispetto allo scorso anno la nostra città guada sette posizioni
BRESCIA 15ESIMA PER QUALITA' DELLA VITA
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In un anno Brescia scala sette posizioni e oggi la nostra città si classifica come 15esima tra le province italiane dove si vive meglio: è il risultato della 34esima edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, che certifica Udine in vetta, seguita sul podio da Bologna e Trento.

L’edizione di quest’anno offre ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio sempre più diviso dal Pil pro capite e dai livelli di istruzione, tenendo conto di 90 indicatori statistici che rientrano all'interno di sei macroaree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia e società, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti.

Gli indicatori 

Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

I 90 indicatori presentano inoltre una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature.

Dieci gli indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte).

La migliore performance di Brescia, secondo i 90 indicatori, è l'illuminazione pubblica sostenibile, la peggiore, con il 107esimo postoin classifica, l'indicatore sui delitti informatici. Settimo posto per quel che riguarda Ricchezza e consumi, nono per il capitolo Demografia e società. Ambiente e servizi resta saldo, come lo scorso anno, al 17esimo posto, Affari e lavori è al 18esimo, Cultura e tempo libero perde una posizione stabilizzandosi alla posizione 35. Per il capitolo sicurezza Brescia scala una posizione arrivando a 77esimo posto. 

Cosa c'è di nuovo

È la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell'edizione 2022, e Trento.
Bergamo (quest'anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto.

Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto, perdendo quattro posizioni. Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l'unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto.

A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta e poi Napoli al terz'ultimo posto che nonostante «l’effetto scudetto» sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame) è penalizzata - secondo l'indagine - dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole. 

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