Pugni e minacce per rubare i cellulari: due in manette

La coppia di rapinatori è accusata di avere compiuto due colpi negli ultimi mesi. Hanno 20 e 21 anni
Lite e rapina (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Lite e rapina (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Altro duro colpo alla baby gang delle rapine che negli ultimi mesi ha messo a segno rapine in città a danno di giovanissimi.

I carabinieri della Stazione di Brescia Piazza Tebaldo Brusato, nelle scorse ore hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a danno di due giovani africani: un 20enne di origini ghanesi, finito in carcere, e un 21enne del Burkina Faso già arrestato nei giorni scorsi dalla Polizia Locale e dalle prime ore della mattina di ieri costretto ai domiciliari.

I due sono accusati dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, che ha coordinato le indagini, e dal gip Alessandra di Fazio che ha firmato la loro custodia, di due distinti colpi. Il primo risale al 7 dicembre dello scorso anno. Teatro della rapina violenta in quell’occasione fu via Veronica Gambara: a farne le spese un giovane ragazzo italiano che, dopo essere stato accerchiato, veniva colpito ripetutamente e ferito in modo particolarmente serio. Un pugno «rinforzato» da un mazzo di chiavi infatti gli provocava la frattura scomposta dello zigomo dell’occhio sinistro: ferita giudicata guaribile dai medici in una trentina di giorni.

Più recente è la seconda rapina. Risale al primo maggio scorso e si è consumata in via Raffaello, a San Polo. I due giovani, nei pressi della fermata della metropolitana, accerchiano la vittima prescelta e la «ripuliscono». Dopo averla minacciata se ne vanno con il suo cellulare e la sua felpa. Sulla base delle indicazioni del giovane derubato gli agenti della Questura identificano i due rapinatori, ma li denunciano a piede libero. Condizione che dura pochissimi giorni. I militari della stazione dei Carabinieri di Brescia e il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani hanno messo in ordine tutti gli indizi a loro carico e chiesto, per poi ottenere, la loro custodia cautelare. Ieri mattina puntuale l’esecuzione del provvedimento. Il ventenne ghanese è finito a Canton Mombello, mentre il 21enne del Burkina Faso è confinato a casa fino a contrordine.

 

 

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