Provincia, oggi voto per il nuovo Consiglio: sarà testa a testa

Sono 2.572 gli amministratori locali chiamati alle urne. Il centrodestra proverà a strappare la maggioranza ma il centrosinistra è unito
PROVINCIA, IL CONSIGLIO SI RINNOVA
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Dopo i listoni istituzionali e le liste polverizzati, le elezioni provinciali tornano ad essere una sfida a due. Il rinnovo del consiglio provinciale sarà infatti una sfida all’ultimo voto tra centrodestra e centrosinistra: due sole liste, come non è mai accaduto da quanto, con la riforma Delrio del 2014, le Province sono state trasformate in enti di secondo livello. Non votano i cittadini, ma sindaci e consiglieri comunali secondo il meccanismo del voto ponderato: più un comune è grande, più pesa il voto dell’amministratore di quel Comune.

Oltre a cambiare pelle alle Province, la riforma Delrio ha anche introdotto le elezioni di metà mandato. Così, mentre il presidente Samuele Alghisi resterà in carica ancora un anno, qualunque sia l’esito del voto, il consiglio eletto nel 2019 è già scaduto e le elezioni di oggi servono per eleggere la nuova assemblea di palazzo Broletto. Sedici i posti in palio. Urne aperte dalle 8 alle 20 al Cfp Zanardelli di via Gamba, in città. Sarà l’unico seggio, cosa che potrebbe scoraggiare gli amministratori del paesi più lontani, soprattutto piccoli e quindi con ridotto «peso» ponderato. Ma tant’è.

È stata però istituita una sottosezione elettorale speciale per chi è ricoverato o in quarantena: le richieste di voto domiciliare sono per ora una decina. Le schede saranno distinte in 5 colori (azzurro, arancione, grigio, rosso e viola) in base alle 5 fasce demografiche su cui è calcolato l’indice di ponderazione. Il voto di un consigliere del Comune di Brescia vale 485 voti ponderati, quello di un amministratore di un paese sotto i 3mila abitanti 12. Quaranta volte meno. In base a questo meccanismo il peso del capoluogo (33 amministratori, 16mila voti ponderati) è maggiore di quello di 91 piccoli comuni (972 amministratori, 11.664 voti ponderati).

Oggi votano sindaci e consiglieri comunali al Cfp Zanardelli di via Gamba - © www.giornaledibrescia.it
Oggi votano sindaci e consiglieri comunali al Cfp Zanardelli di via Gamba - © www.giornaledibrescia.it

Nel 2017 il centrodestra si era presentato con quattro liste: aveva ottenuto più voti ponderati ma la frammentazione aveva favorito la lista dell’allora presidente Pier Luigi Mottinelli. Due anni dopo si era ricompattato e ora - con la conquista di Comuni importanti, Lumezzane, Concesio, Iseo, Orzinuovi - punta a conquistare la maggioranza. Il centrosinistra ha lavorato per mesi a trovare un’unità ampia, da Italia Viva a Sinistra Italiana: obiettivo centrato con la nascita della lista «Territorio Bene Comune», cosa che potrebbe garantire il pareggio, 8 a 8, con la maggioranza garantita dal voto di Alghisi. Dipenderà molto anche dall’affluenza.

Nel 2019 era stata del 67,6%, ma si votava di domenica (17 marzo), dalle 8 alle 21. Si vedrà. Su 32 candidati, solo 9 sono consiglieri uscenti: tre nel centrodestra (Nicoletta Benedetti, Massimo Tacconi e Mariateresa Vivaldini) e sei nel centrosinistra (Marco Apostoli, Antonio Bazzani, Gianpiero Bressanelli, Filippo Ferrari, Guido Galperti, Diletta Scaglia). Al netto degli uscenti Forza Italia punta sul coordinatore cittadino Paolo Fontana, la Lega sul segretario provinciale Alberto Bertagna, sulla sindaca di Torbole Roberta Sisti e sul triumplino Giacomo Zobbio. Due i nomi di punta di Fratelli d’Italia: Gianpaolo Natali e Daniele Mannatrizio.

Nel centrosinistra oltre ai candidati in cerca di conferma si punta sul sindaco di Ospitaletto Gianluca Cominassi, sul civico Massimo Vizzardi, sulla consigliera di Remedello Daniela Edalini, esponente di Italia Viva, sul dem Roberto Bondio, assessore a Gardone val Trompia. Stasera si saprà chi entrerà in Broletto.Enti localiLe elezioni di metà mandato di Palazzo Broletto

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